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PAZZI E BORDEANU, L'IMMAGINE VINCENTE DELLA PRO VASTO

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Mette a segno la quarta doppietta stagionale e si conferma capocannoniere della Pro Vasto con i suoi nove sigilli, spesso decisivi per l'esito finale: stiamo parlando di Cristian Pazzi, il centravanti ex Valle del Giovenco che grazie alle sue prodezze, come quelle di domenica, entrambe su punizione, ha deciso di certo il risultato degli incontri disputati con Santegidiese, Morro d'Oro, Agnonese e Recanatese. La Pro Vasto, dunque, è Pazzi-dipendente, ma, senza nulla togliere agli altri, deve molto anche al bravo portiere Bordeanu che è prossimo a firmare con il Messina, ma è anche al centro di molte attenzioni da parte di club di categorie superiori, come Torino, Milan, Inter, Bari, Rimini e Pisa. Proprio gli osservatori dei due sodalizi di Milano, sono rimasti entusiasti del giovane rumeno che, nonostante la stazza, si muove con una tale agilità da fare invidia. ''Sono contento - dice il 'portierone' (così è chiamato affettuosamente, ndc) con un italiano perfetto, nonostante è da pochi mesi in Italia - per l'interesse che ho suscitato nei confronti di altre squadre, anche perché non nascondo di voler fare carriera, però devo molto alla Pro Vasto, ai tifosi e a quanti mi hanno accolto bene in città; mi sento come a casa mia. Sino al termine del campionato, farò parte della squadra biancorossa, poi si vedrà. L'unica cosa importante, ora, è dare alla Pro Vasto una posizione migliore in classifica, per questo vogliamo l'aiuto di tutti. La vittoria contro la Recanatese è l'inizio della svolta''. Domenica non sono mancati errori di costruzione e disimpegno, però la Pro Vasto vista all'Aragona è apparsa diversa dal solito, più pimpante, e, nonostante la seconda vittoria interna della stagione, il bomber Pazzi, pur contento per i tre punti, non è riuscito ad evitare le polemiche nei confronti della dirigenza, come già fatto alla vigilia della delicata sfida. ''Certo che sono contento - ammette, come un fiume in piena, il centravanti vastese - per la vittoria meritata, prima di tutto per i miei compagni e per i tifosi. Purtroppo, dobbiamo constatare la lontananza della dirigenza che sembra averci abbandonato. Nessuno c'è vicino durante la settimana, anche per una parola d'incoraggiamento, e non capisco i motivi di questa situazione a dir poco paradossale. Molti dei miei compagni sono giovanissimi, quindi risentono di più di quest'allontanamento ingiustificato. Siamo fortunati, almeno, ad avere nell'allenatore, Bivi prima e Ferretti poi, un importante punto di riferimento; ad entrambi dobbiamo molto. Sono ancora convinto che la frattura tra società e tifoseria ci danneggia in parte. Come riferito al mister, quando mi ha chiesto il motivo dello sfogo alla vigilia della gara con la Recanatese, non lascerò la Pro Vasto prima della fine del campionato''.
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