Un tranquillo campionato di serie D e valorizzare il più possibile i ragazzi del settore giovanile. Il 14 luglio scorso, quando ancora era in forse il futuro della società Pro Vasto, in un articolo pubblicato su questo sito si esprimevano considerazioni su quella che poteva essere la prospettiva della squadra vastese in vista della nuova stagione calcistica in serie D. In effetti, a ben osservare la situazione attuale dei biancorossi nel girone F del torneo, si tratta di una considerazione che ha trovato quasi riscontro nella realtà (non è ancora tranquilla la posizione in classifica visto che la squadra di Ferretti staziona oggi nei bassifondi della graduatoria). Va però considerato che, alla data di quelle considerazioni, c'erano i soli Crisci e Moscato a tenere le redini del club ed a reclamare, a viva voce, un'attenzione ed un maggiore coinvolgimento della città (leggasi imprenditoria) nel progetto Pro Vasto. Quel coinvolgimento c'è poi stato, ma - almeno fino ad oggi - l'auspicato salto di qualità proprio non è arrivato. Abbiamo salutato con gioia la sofferta vittoria di domenica scorsa all'Aragona con la Maceratese e confidiamo in un'immediata conferma nella prossima partita in trasferta con il Centubuchi, ma non possiamo sottacere il clima di delusione e di sfiducia che serpeggia nella stragrande maggioranza dei tifosi e degli sportivi vastesi alla luce di quella che è stata la campagna di rafforzamento recente della squadra a disposizione del tecnico Ferretti. Sono arrivati altri giovani di belle speranze, qualcuno che avrebbe dovuto crescere e confermare buone aspettative da queste parti è andato via. Uomini di esperienza e di spessore (eppure di nomi, forse a vanvera, se ne erano fatti) non se ne sono visti. Servirà a concretizzare quegli auspici di ''campionato tranquillo''? Ce lo auguriamo di cuore, perché altri obiettivi, onestamente, sembrano improponibili. Non emettiamo verdetti, ci mancherebbe, ed aspettiamo la parola del campo. Vicini, sempre, alla Pro Vasto per quel che rappresenta. Non possiamo fare a meno, però, di porre in evidenza quella parabola discendente del calcio biancorosso che è purtroppo sotto gli occhi di tutti. E la foto che pubblichiamo a corredo di questo articolo vuole essere, allo stesso tempo, uno stimolo ed una speranza...