Clamoroso terzo posto di Andrea Iannone a Jerez de la Frontera. Nel Gran Premio di Spagna, ci si aspettava un altro piazzamento a podio per il pilota vastese, settimo in griglia di partenza, ed è puntualmente arrivato. Ma sono le modalità con le quali è sopraggiunto ad avere il carattere dell’incredibile. Prima Iannone non ha potuto nulla contro l’indemoniato quartetto formato da Marquez, Lorenzo, Dovizioso e Pedrosa, poi gli ultimi tre si sono fatti fuori da soli e hanno consentito a Iannone di conquistare il suo secondo podio consecutivo, giunto dopo aver vinto un gran duello con Petrucci.
A vincere meritatamente la gara è stato Marc Marquez, trionfatore con largo margine sugli altri. Il compagno di squadra di Iannone, Alex Rins, ha invece terminato anzitempo la corsa per colpa di una caduta in curva veloce. Quinto Rossi, settimo Vinales, ma le prestazioni di entrambe le Yamaha sono state alquanto opache.
La gara - Al via si sconvolgono le posizioni di partenza, con Lorenzo che chiude la prima tornata in testa ed è seguito da Pedrosa, Zarco e Marquez. L’autore della pole Crutchlow è quinto, seguito dai due piloti Suzuki Rins e Iannone, che ha optato per una gomma media davanti e per una dura al posteriore. Tra il secondo e il terzo giro Dovizioso e Rossi sopravanzano Iannone, che finisce così in nona posizione davanti a Petrucci. Davanti infuria la battaglia tra Pedrosa e Lorenzo, con Marquez guardingo che ne approfitta e si inserisce tra i due connazionali. Al quarto giro Iannone si vendica su Rossi e si pone alle spalle del suo compagno Rins, sorpassato intanto da un sempre più arrembante Dovizioso.
Al sesto giro cade proprio lo spagnolo della Suzuki, che perde l’anteriore in curva: Iannone è settimo dietro Zarco, che precedentemente era andato largo e aveva perso quattro posizioni. Termina anticipatamente la sua gara anche Crutchlow, che all’ottavo giro, con le stesse modalità di Rins, cade in curva 1: il vastese si ritrova così sesto, mentre Dovizioso risale in quarta posizione e si pone immediatamente dietro il terzetto spagnolo. Marquez con una manovra spettacolare fa fuori Lorenzo e si erge a leader della corsa. I quattro davanti intanto fanno il vuoto sul resto dei piloti, con Dovizioso che strappa la terza posizione a Pedrosa con un gran sorpasso.
Al 13esimo giro Marquez, per l’ennesima volta in carriera, sfida le leggi della fisica, uscendone ancora una volta trionfatore: lo spagnolo finisce sulla ghiaia portata in pista da Luthi dopo la sua caduta e riesce a rimanere in piedi con un traversone stile motard. A undici giri dalla fine s’infiamma il duello Pedrosa-Dovizioso, mentre Marquez è ormai in fuga sul resto del gruppetto. A otto giri dalla fine accade l’incredibile nel triello tra i due piloti Ducati e Pedrosa: Dovizioso va largo in curva 6, Lorenzo è all'interno e riprende la corda, ma non vede Pedrosa che si sta infilando. Il maiorchino così finisce addosso allo spagnolo della Honda, che vola in aria. Nell'urto, Lorenzo finisce a sua volta sull’incolpevole italiano, che termina sulla sabbia insieme ai suoi due colleghi, mentre la moto di Pedrosa rimane pericolosamente in traiettoria. Si mette così la parola "fine" sulla gara dei tre piloti, protagonisti di una carambola assurda e irripetibile.
Iannone si ritrova clamorosamente in terza posizione, ma il prezioso piazzamento viene subito insediato da Petrucci, che a sei giri dalla fine se ne appropria. Il vastese però non molla e a due giri dalla fine offre il controsorpasso, provando pure ad andare in fuga sul ternano della Ducati Pramac. Rossi, che intanto aveva sopravanzato Miller, si riporta addosso ai due italiani, ma le posizioni dal terzo al quinto posto rimangono congelate fino alla fine. Marquez fa passerella nell’ultimo giro e regala perfino un balletto tagliando trionfalmente il traguardo. Il campione del mondo in carica è seguito così da Zarco e da un Iannone che, dopo aver parcheggiato la sua moto, può abbracciare felice il team Suzuki e il papà Regalino.
Il pilota di Vasto esulta anche ai microfoni, dove fa innanzitutto mea culpa sulle gomme: “Ho fatto un errore scegliendo la gomma dura posteriore, mi ha fatto faticare parecchio. Ma tutto serve a fare esperienza. Sono contento perché abbiamo conquistato un altro podio, in ogni caso è importante proseguire su questo cammino".
Un cammino estremamente positivo come l'intero weekend di Iannone, già protagonista nelle FP3 e nelle FP4 con il terzo e il primo posto. Oggi, nel warm up, il pilota vastese aveva riconfermato la sua competitività sul tracciato spagnolo, piazzandosi alle spalle di Marquez a +0.201. L’unico vero “incidente di percorso” del suo fine settimana risiede soltanto nel settimo posto ottenuto in qualifica, dopo il quale aveva sì mostrato felicità per i miglioramenti della sua Suzuki, ma aveva anche aggiunto di non essere “particolarmente soddisfatto di come sia andata, dato che siamo molto vicini a chi ci precede e quindi sarebbe bastato poco per partire in prima fila anziché in terza; questa comunque è l’unica nota negativa del weekend”. Una piccola stonatura in una sinfonia finora quasi perfetta, grazie a una moto in continua evoluzione, alle motivazioni ritrovate e a (finalmente) una notevole dose di buona sorte: tutti ingredienti fondamentali per rendere speciale una stagione che sta andando oltre le aspettative.