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SOSTITUTO DI BIVI ALLA PRO VASTO: SI FANNO I NOMI DI GADDA, CAFFARELLI E CAMPLONE

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I papabili per il posto vacante di allenatore della Pro Vasto sono tanti, a sentire i responsabili del club biancorosso: si va da Caffarelli a Gadda, sino ad arrivare a Camplone, intenzionato a non scendere di categoria, almeno per ora. Tra venerdì e sabato, potrebbe uscire dal cilindro il sostituto di Edy Bivi, anche se in casa Pro Vasto nessuno vuole correre, a cominciare dallo stesso direttore sportivo Domenico Genovese che si è assunto tutte le responsabilità di quanto accaduto, lasciando fuori la società che, a suo dire, non ha colpe e sta operando per il meglio dal giorno in cui si è costituita. ''E' vero - ammette il diesse ex Lanciano -, sono l'unico responsabile ma per il fatto che c'è stata troppa fretta, quest'estate, nel prendere alcune decisioni, visto che Vasto è una piazza particolare. Ho portato Bivi in città (più di qualcuno la pensa diversamente, ndc) perché so come lavora, d'altronde fuori casa la squadra si è comportata bene. Tra le mura amiche, purtroppo, c'è stata qualche titubanza di troppo, ma va rispettato per l'indubbia professionalità. Il nuovo tecnico, comunque, deve possedere delle caratteristiche equilibrate, con almeno 2/3 campionati alle spalle e disputati in modo positivo e deve vivere a Vasto. L'unico che ha licenza di viaggiare, perché so che resta in campo anche un'ora in più con i ragazzi, è Andrea Camplone che sto convincendo ad accettare l'incarico (gli piace anche Gadda, ex secondo di Castori, ndc)''. Da gran signore qual è, dunque, Edy Bivi ha accettato l'esonero ed è andato via senza sbattere la porta in faccia a nessuno, come già successo a Lillo Puccica, qualche mese fa, cui è subentrato Sauro Trillini, e prima ancora a Donato Anzivino che è stato sostituino da Danilo Pierini, ma l'elenco degli allenatori mandati via anzitempo è abbastanza lungo. Si tratta, evidentemente, di un disagio che va avanti da anni, e nessuno è mai intervenuto per porvi rimedio, disagio che ha mietuto l'ennesima vittima, Edy Bivi appunto, il quale, pur non immune da qualche responsabilità, non è riuscito mai ad ambientarsi, forse troppo pressato e non sempre messo nelle condizioni di lavorare come desiderava, e pensare che l'ex centravanti del Pescara ha accettato di guidare la Pro Vasto con grande entusiasmo perché voleva ridare smalto a squadra ed ambiente. Ad ogni modo, la società deve affrontare molte situazioni, andare in fondo a quelli che sono i problemi, forse i soliti, ma mai risolti, a cominciare dallo stadio Aragona che resta chiuso per gli allenamenti. Accade solo a Vasto. Lo scorso anno, per fare un esempio, in vista della gara esterna con la Val di Sangro, i cancelli dell'impianto vastese sono rimasti chiusi (per gli allenamenti) con il lucchetto, con il conseguente girovagare per altri campi, anche fuori regione.
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