Vi è mai capitato di vedere in mare delle persone in piedi su una tavola simile a quella da surf e con in mano un remo, chiamato pagaia? Si tratta del SUP, lo sport che tiene in forma ma godendo dei paesaggi costieri e dello spettacolo marino.
Mario Baiocco, molto conosciuto a Vasto anche per la sua passione per il mare, racconta in questa intervista la sua esperienza con lo sport acquatico più trendy del momento.
Come e dove è nato questo sport?
Il SUP è uno sport acquatico che nasce sulle spiagge di Waikiki dalla generazione dei beach boys. Pare infatti che uno di loro si sia avvicinato fino ad una spiaggia vicina per scattare alcune foto. Per farlo però si è messo in piedi aiutandosi a spingere con l’aiuto di una pagaia.
Da qui nasce lo Stand Up Paddling di cui appunto SUP è l’acronimo.
Da chi può essere praticato? E’ necessaria una certa forza fisica?
Il SUP è uno sport che può essere praticato da tutti e a diversi livelli. E’ impagabile l’emozione che trasmette insieme al completo contatto con la natura. Ti permette di scovare degli angoli della nostra costa che non avremmo nemmeno mai immaginato che esistessero.
Certo è uno sport impegnativo nel senso che stare in piedi sulla tavola è faticoso e ti porta a doverti sostenere utilizzando tutta la muscolatura. Però tutto dipende dal tipo di prestazione e per quanto tempo si vuole stare in acqua. Per esempio quando il mare è mosso si può andare lo stesso sul SUP ma chiaramente bisogna essere abbastanza allenati per farlo.
Quali sono le precauzioni da seguire?
Essendo uno sport praticato in acqua, bisogna usare tutte le precauzioni del caso, anche in relazione al clima. Sicuramente, poiché il sole viene riflesso sull’acqua e quindi l’esposizione è maggiore, allora bisogna proteggersi con accuratezza con cappellino e crema solare, altrimenti possono derivarne scottature o giramenti di testa.
Che differenza c’è con il Surf?
La principale differenza sta nelle dimensioni della tavola che viene utilizzata. Quella da SUP infatti può essere grande quasi il doppio o il triplo di una normale tavola da surf da onda. Questo perché permette una maggiore stabilità laddove il corpo in posizione eretta assume la funzione di una vera e propria vela che riceve la spinta del vento.
La SUP BOARD è composta da polistirolo, fibra di vetro e una speciale resina perciò è anche molto più tecnologicamente avanzata rispetto a alla tavola da Surf.
Il Sup ha anche un vantaggio in più rispetto al surf perché non ha campanilismi. Nel surf ci sono rivalità tra gruppi e non sempre si guarda con troppa simpatia chi invade gli spazi degli altri.
Ma è uno sport competitivo?
Certo, molto competitivo. Per il SUP esistono due tipi di gare, wave, dove si surfa, e race, dove si gareggia pagaiando.
Attualmente non è ancora uno sport olimpico ma è in fase di definizione.
Qual è stata l’emozione più bella che hai provato?
Ti dicevo che le emozioni che si provano sono impagabili. Lo spettacolo che puoi ammirare andando sulla tavola e pagaiando sono del tutto particolari. Sono diverse le esperienze che mi hanno colpito, come quando sono arrivato fino alla bagnante oppure quando, non lo scorderò mai, ho visto sotto di me una tartaruga che nuotava e io la seguivo con il mio SUP, nuotando praticamente con lei.