Dopo la partitella in famiglia del giovedì e la seduta di ieri pomperiggio, l’allenatore Massimiliano Favo, ex di turno insieme a Nicola Fiore, avrà a disposizione anche le rifinitura di oggi per sciogliere gli ultimi dubbi in vista della trasferta di domenica in programma a Campobasso. I molisani in striscia positiva da tre giornate (sette punti) al contrario di una Vastese a secco di vittorie da ben sessanta giorni.
Tre punti nelle ultime sei giornate condite dalle ultime tre sconfitte consecutive, il tecnico campano non avrà ancora a disposizione i due classe 1998 Di Pietro e Scutti ma al ‘Selvapiana’ i biancorossi dovranno riprendere la marcia vincente per centrare quel successo che oramai manca da due mesi.
Mister Favo, domenica contro il Matelica nonostante il kappaò i tifosi biancorossi hanno applaudito la squadra per l’impegno, in settimana in gruppo si sono visti meno musi lunghi, è questa la strada giusta? “Chi non gioca è giusto che continui ad avere il muso lungo altrimenti non è adatto per questo mestiere, poi però quando vieni chiamato in causa devi dare la svolta per aiutare la squadra, da quelli che sono entrati mi aspettavo un cambio di marcia, serve equilibrio in campo anche quando si gioca con quattro punte e oggi la Juve attuale ne è l’esempio, le scelte al momento sono quasi obbligate ma lo scorso anno ho giocato alcune domeniche anche con sette under vincendo anche a Matelica, chi entra nel mio ordine di idee avrà sicuramente un posto di rilievo”.
A parte i dieci minuti iniziali ripensando al match di cinque giorni cosa non dovrete assolutamente ripetere? “Abbiamo esaminato gli errori e ne abbiamo commessi troppi specie in uscita, abbiamo tenuto la prestazione alla pari del nostro avversario per larga parte del match ma in alcune fasi ce la siamo complicati da soli”.
Sei arrivato dieci giorni fa in un ambiente a secco di vittorie da ben due mesi, il lavoro per un allenatore quando mancano i risultati si complica? “I ragazzi mi stanno seguendo in ogni direttiva, questo gruppo ha lavorato a lungo con serenità e ora sta attraversando il periodo più brutto, domenica c’era troppo silenzio, si pensava più al risultato che a quanto fosse temibile la compagine avversaria, sto lavorando per riportare la serenità, spero che la tensione non li attanagli più”.
Serenità a parte cosa servirebbe per migliorare il lavoro settimanale e arrivare la domenica nelle migliori condizioni? “Numericamente siamo carenti, lavoro con sedici elementi, siamo risicati, avendo poche alternative non possiamo essere camaleontici come vorrei, sono arrivato a fine mercato quindi il vestito non è quello che mi è stato cucito addosso, sono io che mi devo adattare ma ne ero conscio quando ho accettato questa sfida, ho pescato qualche ragazzo dalla Juniores anche per dare un valore al settore giovanile, vediamo cosa potranno darci, dobbiamo trovare l’alchimia giusta per fare il meglio possibile”.
Guardando a domenica, sul capitolo modulo partirai ancora con il 4-2-3-1 o hai in mente altro? “Contro il Matelica avevo deciso inizialmente di girare il triangolo di centrocampo per provare con Tafili togliere fiato al loro costruttore di gioco, i moduli lasciano il tempo che trovano, è la funzionalità dei giocatori che fa il modulo”.
Dopo tre sconfitte consecutive che Vastese dovremo attenderci per ritrovare finalmente la vittoria? “Abbiamo provato diverse soluzioni per neutralizzare e far male al Campobasso, giocheremo a viso aperto, abnegazione e sacrificio non dovranno mancare, possiamo ancora raggiungere un traguardo importante senza però abbatterci ulteriormente se non dovesse arrivare un risultato a noi favorevole”.
Dall’altra parte si troverà un Campobasso in salute, che partita ti aspetti? “Se guardiamo la posizione di classifica dei rossoblù potremmo parlare quasi di sfida scontata ma purtroppo per noi non è così, per loro è come un derby, hanno raccolto sette punti nelle ultime tre partite, con l’arrivo di Silva in panchina e il nuovo modulo hanno trovato la giusta fisionomia, ci aspetta un’altra bella battaglia.
Per te non sarà una partita come le altre avendo indossato i colori rossoblù fino alla scorso giugno subentrando in corsa da novembre, che accoglienza ti aspetti? “Resterò sempre legato a Campobasso, sono orgoglioso di quanto fatto nella scorsa stagione, non sono quale sarà l’accoglienza anche perché ci sono stati dei qui pro quo per i mancati pagamenti ma sul lato sportivo il lavoro è sotto gli occhi di tutti, siamo arrivati in finale playoff con la possibilità concreta di poter accedere al ripescaggio per la Lega Pro, la società non ha avuto le potenzialità per accederci ma sul rettangolo verde i risultati sono stati ottimi”.
Antonio Del Borrello – Ufficio Stampa Vastese Calcio 1902