Il Mugello regala un grande spettacolo agli appassionati del motomondiale 125. Una battaglia lunga un intero gran premio che, ancora una volta, ha visto tra i suoi protagonisti Andrea Iannone. Il diciassettenne vastese ha duelÂlato a lungo con piloti blasonati del calibro di Pesek, Talmacsi, Faubel, Pasini e Corsi. Sorpassi mozzafiato, vanificati però da un motore certamente poco all'altezÂza del talento vastese, umiliato spesso sul lungo rettilineo toscano dai piloti del gruppo di testa. Sul guidato le cose cambiano e IannoÂne ha sfruttato ogni occasione per dimostrare di quale pasta sia fatto. Undici giri con i migliori della classe, con quella tuta tricolore, indossata per l'occasione, che dava battaÂglia ad ogni curva, all'esterno o all'interno senza alcuna differenÂza. Purtroppo, probabilmente per la necessità di dare il massimo nella parte guidata e sopperire al vistoso gap in velocità di punta del suo mezzo, ancora una volta le gomme sono andate in crisi ed il tredicesimo giro ha visto IanÂnone in uno spettacolare quanto, per fortuna, innocuo, high-side. Dopo Le Mans anche il Mugello ha dovuto registrare la caduta del centauro vastese e le mani tra i capelli del team manager Wtr Castellucci. Iannone c'è: ora tocÂca all'Aprilia tentare di mettere il vastese nelle condizioni di dare il meglio di sé affidandogli un mezzo più competitivo. Prossimo appuntamento al Mont-Melò di Barcellona, un circuito più guiÂdato che potrebbe favorire ancora di più le doti del pilota vastese.