Scatta dalla pole position dopo quattro anni e mezzo Valentino Rossi (Movistar Yamaha) ma è l’abruzzese Andrea Iannone (Pramac Racing) a entrare al comando alla prima curva ponendosi in testa alla corsa; straordinaria anche la partenza del Campione del Mondo Marc Marquez (Repsol Honda), che si pone subito in terza posizione.
Alla fine del primo giro, una nuvola passeggera inizia a far cadere alcune gocce di pioggia e la Direzione Gara espone la bandiera bianca che autorizza i protagonisti al cambio-moto. I piloti rallentano e dietro il quarto posto di Dani Pedrosa, entrambe le Desmosedici del team ufficiale Ducati, con Cal Crutchlow e Andrea Dovizioso, si fanno strada ai danni del maiorchino Jorge Lorenzo.
La GP14.2 di Andrea Iannone mette immediatamente un gap di 1"6 con la M1 del nove-volte Campione del Mondo. La Honda di Pedrosa suona la carica e stacca le due Ducati, che si vedono costrette a subire il ritorno di Jorge Lorenzo all’ottavo giro. Nel frattempo il pesarese viene incalzato dai giri record di Marquez alle sue spalle: i due arrivano a prendere Iannone in testa.
Il 21enne di Cervèra salta Rossi e inizia a studiare il pilota di Vasto che, alla seconda curva, dopo ben 10 giri da solo al comando, è costretto a cedere la leadership. Iannone peró non si dá per vinto e, ancora per un’ulteriore tornata, si tiene dietro due clienti scomodi quali Rossi e Pedrosa. Il 29enne di Sabadell in particolare riesce a insinuarsi nella bagarre tra i due connazionali.
Quattro giri piú tardi, mentre Randy De Puniet si ritira prendendo la via dei box nella gara che oggi vedeva il rientro della Suzuki nel Campionato del Mondo MotoGP, la rimonta di Jorge Lorenzo si completa agguantando il quarto posto provvisorio ai danni dell’abruzzese. Iannone ancora protagonista quando in staccata, non calcola bene la frenata e arriva lungo, dovendosi riaccordare in settima posizione dietro i suoi compagni di marca.
A metá gara, con Marc Marquez saldamente al comando, ricomincia nuovamente a cadere la pioggia; Lorenzo e Iannone sono i primi a rientrare per il cambio moto: ma non piove a sufficienza e la mossa si dimostra troppo azzardata per la circostanza. A 5 giri dalla fine infatti il maiorchino che, proprio qui a Valencia 12 mesi or sono aveva concluso con una vittoria, rientra definitivamente per la seconda volta ai box, lasciando al suo compagno di squadra la piazza d’onore nella classifica iridata.
Con le prime tre posizioni giá consolidate, tengono banco due duelli: la lotta interna al Ducati Team, tra il confermato Dovizioso e il partente Crutchlow; la sfida valida per la sesta posizione assoluta in Campionato tra i fratelli Pol Espargaró (Monster Yamaha Tech3) e Aleix Espargaró (NGM Forward Racing), rispettivamente 6º e 7º in pista.
Gli ultimi metri sono una cavalcata trionfale per il Campione del Mondo in carica, Marc Marquez che onora il suo 2014 d’oro mettendo a segno un ultimo, importante, record: mai nessuno prima d’ora aveva conquistato 13 vittorie in una stagione. Festeggia anche Valentino Rossi che, grazie al suo secondo posto in gara, conferma anche il secondo posto assoluto in Campionato. Sul terzo gradino del podio, Dani Pedrosa regala alla Repsol Honda anche il titolo mondiale riservato ai Team.