Ancora una buona prestazione per il centauro vastese. Partito dalla terza fila dello schieramento, Andrea Iannone porta a termine una gara di grande qualità e sul bellissimo circuito di Istanbul entra nella top ten e lo fa a testa alta. Nono sotto la bandierina a scacchi, dopo aver inventato traiettorie fin quando le gomme hanno retto; dopo aver tenuto a lungo dietro le Honda ufficiali; dopo aver meritato le inquaÂdrature di una regia attenta sulla sua gialla Aprilia Wtr. Una gara giudiziosa, dunque, ma non per questo povera di grinta, anzi... il diÂciottenne vastese per alcuni tratti ha occupato anche l'ottavo posto, ha duellato a lungo con Bradley Smith e Lorenzo Zanetti, insieme a questi ha provato a ricucire lo strappo che si era creato dal gruppo dei primi. Purtroppo, nel momento cruciale dell'inseguimento, quando il riaggancio sembrava alla portata, Iannone ha cominciato a defilarsi e non è riuscito più a tenere il passo dei suoi compagni di rincorsa. Un calo probabilmente dovuto alla progressiva perdita di aderenza dei suoi pneumatici e, perché no, ad una tenuta fisica che non gli consente di duellare fino alla fine con i suoi rivali. Il talento e le quaÂlità del centauro vastese sono comunque indiscutibili e, forse, sarebbe il caso di meditare sul monito lanciato proprio nella passata stagione dal cronista Mediaset Guido Meda: ''Iannone è un pilota di grande taÂlento e quando acquisirà metodo, vedrete, lo troveremo spesso a lottare per il podio''. Nel frattempo il buon Andrea gongola: 12 punti e dodicesimo posto in classifica dopo sole tre gare sono un buon bottino, con una moto che non rapÂpresenta certamente l'ultimo step evolutivo di casa Aprilia ed un po' il rammarico resta per non poter misurare quanto sarebbe capace di realizzare con una moto ufficiale.