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DOMENICA IN CAMPO, PRO VASTO IN TRASFERTA CON L'IGEA VIRTUS

a cura della redazione sportiva
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Domenica si torna in campo e per la Pro Vasto la sfida in programma sarà quella di Barcellona Pozzo di Gotto con l'Igea Virtus. La gara casalinga con il Catanzaro verrà recuperata in altra data (forse domenica 10 marzo considerando che era prevista una sosta). La ripresa degli allenamenti di questo pomeriggio, in casa biancorossa, è stata dunque connotata dall'individuazione del prossimo obiettivo, quella formazione siciliana che all'andata inflisse una delle tante sconfitte interne alla truppa di Puccica, in un Aragona che già allora andava trasformandosi in autentica ''terra di conquista'' per gli ospiti di turno. Tutti a disposizione del tecnico i giocatori, l'infermeria è infatti vuota e dunque c'è ora l'imbarazzo della scelta, per l'allenatore, nell'individuazione dei ragazzi da impiegare. Puccica, ad ogni modo, ha le idee chiare. Innanzittuto il modulo tornerà quello di inizio stagione, il 4-2-3-1. ''Non si tratta - ha spiegato il mister - di rinnegare l'impostazione della difesa a tre, ma di intraprendere un discorso tattico adatto alla rosa che ho adesso a mia disposizione''. Tra mezze punte ed esterni d'attacco, infatti, la trequarti è troppo affollata per pensare di confermare il 3-4-1-2 messo in campo nelle ultime uscite. E l'undici titolare sarebbe già nella mente: Aridità, tra i pali, Ciano, Milana, Aquino (o Di Meo) e Vitale in difesa, Manoni e Cacciaglia (o Cazzola) in linea mediana e Ciotti, Schettino (o Morfeo) e Mignogna alle spalle dell'unica punta che dovrebbe essere Nieto con Miftah e Shiba prime alternative. In terra di Sicilia saranno tre gli assenti, gli squalificati Aquino, Testa e Morfeo con questo ultimo che sconterà l'ultima delle quattro giornate di sospensione comminategli dal giudice sportivo. Intanto, sulle aspre critiche di alcuni tifosi - riportate su alcuni blog e siti locali - relative alla presunta inadeguata campagna di rafforzamento della squadra e sull'invito ai dirigenti a ''farsi da parte'' è secca la replica del presidente Mimmo Crisci. ''Le strumentalizzazioni, i cori offensivi che settimanalmente sentiamo allo stadio, i falsi sostegni che certa stampa vuole garantire ad anonimi tifosi non appartengono alla nostra cultura ed al nostro modo di operare. Siamo stanchi di essere il bersaglio di chi vuole solo distruggere e non costruire''.
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