C’è ancora entusiasmo in casa della Vastese Calcio, approdata con due turni di anticipo nel campionato di Eccellenza.
«La vittoria del gruppo», sottolinea il presidente del sodalizio biancorosso Giorgio Di Domenico, «e di un progetto condiviso, pur essendo partito con notevole ritardo. Se penso che solo il 4 agosto scorso, ovvero appena nove mesi fa, nasceva la nuova società , mi sembra quasi un sogno aver centrato, in così breve tempo, l'obiettivo di partenza. Ambiziosi lo eravamo sin dall'inizio, per il nome che portiamo. Quello di un club nato nel 1902. Una grossa responsabilità , insomma, dovendo tra l'altro fare i conti con una piazza affamata di calcio e, per questo, particolarmente esigente. Ce ne siamo accorti a nostre spese quando, dopo qualche piccolo passo falso, siamo stati costretti ad invertire la rotta. Rinnovando profondamente, ed in corsa, sia il parco giocatori che la guida tecnica». Sbagliando s'impara, insomma... «E' vero. Ed è il motivo per il quale, dopo aver ingaggiato, per la panchina, due ex bandiere biancorosse quali Baiocco e Vecchiotti, al terzo cambio, abbiamo preferito orientarci su un allenatore esperto della categoria ma non di Vasto, optando per il sansalvese Nicola Di Santo».
Scelta azzeccatissima, stando ai numeri (31 punti su 33 disponibili) raccolti sotto la sua gestione: «Sicuramente. Ed il suo merito maggiore, al di là dei grandissimi risultati ottenuti sul campo, è di essere riuscito a riportare serenità nell'ambiente, cavando il meglio da ciascun giocatore». A tal proposito, e stando alle dichiarazioni post gara del vice-presidente biancorosso Luigi Salvatorelli, per mister Di Santo è già pronto il rinnovo contrattuale. «Mi era stato proposto qualche settimana fa», svela lo stesso Nicola Di Santo, «e pur essendo lusingato dell'offerta, ho preferito congelare il discorso. Ma solo per correttezza, essendo più che felice di restare qui. Siccome nelle prossime settimane potrebbero esserci delle novità , a livello societario, mi sembra giusto che quella tecnica sia una scelta condivisa non solo dagli attuali dirigenti, ma anche dagli eventuali nuovi arrivati. Senza contare», aggiunge Di Santo, «che per le esperienze svolte in questi anni, potrei anche svolgere ruoli diversi (quello di ds o dg), in ambito societario».
E a proposito di futuro, il fatto che proprio domenica scorsa il Vasto Marina si sia assicurata la permanenza nella categoria, ripropone l'annosa questione della fusione. Affrontata, ma senza esito, anche l'estate scorsa. La Vastese, in tal senso, si è detta disponibile a parlarne. «Allo stato di cose attuale», fa sapere il presidente del Vasto Marina Pino Travaglini, «l'unica soluzione è quella di investire sui giovani e mantenere la categoria, in attesa di tempi migliori. Su basi del genere se ne può parlare, altrimenti è meglio che ognuno vada avanti per la propria strada (nel qual caso, il Vasto Marina lascerebbe l'Aragona, disputando a Cupello le gare interne, ndc), non potendo certo permetterci spese folli, sia pur a fronte di obiettivi ambiziosi».
In attesa di ulteriori sviluppi, spazio ai festeggiamenti. Che proseguiranno giovedì all'Aragona, in occasione della sfida interna con la Virtus Cupello. Per la quale è stata indetta la "giornata biancorossa" e, di conseguenza, aboliti gli ingressi di favore. Invariato, comunque, il costo dei biglietti: 10 euro per la tribuna, 5 per le curve.