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Countdown per il debutto in MotoGP: Iannone scalda i motori

Domenica la prima ufficiale del pilota vastese nel Gran Premio del Qatar, apertura della stagione 2013

a cura della redazione
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Scatta il countdown per il debutto di Andrea Iannone nella classe 'regina' del MotoMondiale, la MotoGP.

E' in programma domenica il Gran Premio del Qatar, sul circuito di Losail, primo appuntamento della stagione 2013 ed il pilota vastese è pronto a tuffarsi nella magnifica 'avventura', pur nella piena consapevolezza delle difficoltà che lo attendono.

Negli ultimi giorni diversi riflettori sono stati puntati su 'Ian 29'. Il quotidiano Tuttosport gli ha dedicato una bella pagina di approfondimento e Iannone finisce spesso al centro di interviste e commenti.

Una delle ultime 'chiacchierate' sportive è con la redazione di sportmediaset.it. Qui di seguito l'articolo con intervista.

Andrea Iannone si è conquistato la possibilità di correre in MotoGP, ma non nasconde che il primo anno, soprattutto in sella a una Ducati da rigenerare, non sarà facile. "Non posso certo ambire alle posizioni che vorrei - ha detto a sportmediaset.it il 23enne pilota di Vasto del Team Pramac - . L'obiettivo è quello di poter stare davanti a qualcuna delle altre Desmosedici, anche se sarà dura. Però vedere Marquez con i migliori dà fiducia anche a me". Reduce da tre stagioni di alti e bassi in Moto2, dove a vittorie e podi ha alternato gare difficili, Iannone non si è lasciato scappare l'occasione di salire nella "top class" del Motomondiale, nonostante l'incognita di un mezzo, la Desmosedici dello Junior Team di Borgo Panigale, uscita a pezzi dai due anni dell'era Rossi. Nonostante questo, unito alle difficoltà dell'anno del debutto, Andrea non si lascia spaventare.

Che bilancio fai dei tuoi test invernali?
"Sono stati dei test sempre in crescita, per quanto mi riguarda mi sento di dire che sono andati bene. Abbiamo potuto provare tanto e questo è positivo per un esordiente come me"

Su cosa senti che devi ancora lavorare?
"Probabilmente devo fare dei passi avanti un po' su tutti gli aspetti, partendo dal lavoro di sviluppo della moto. Non ho l'esperienza di Dovizioso e Hayden, ma sto provando diverse cose, soprattutto per quanto riguarda l'elettronica, e sono contento che la Ducati mi stia dando fiducia. Non bisogna dimenticare, poi, che anche la moto deve crescere"

La vertebra infortunata a Misano ti dà ancora problemi?
"La schiena non è ancora al 100%, però va molto meglio rispetto alle prove di Sepang. Sto seguendo una terapia lunga, che prevede tante iniezioni da fare ancora per qualche mese"

Si sente ancora la presenza di Rossi nel box Ducati?
"Il lavoro è partito anche da quello che ha detto lui. I commenti dei tecnici nei suoi riguardi sono sempre stati positivi, anche se non si fanno troppi riferimenti al suo passato in Ducati. La mia squadra, poi, lo scorso anno ha lavorato con Barbera e non aveva tutti gli ultimi sviluppi del team ufficiale e quindi per noi è più difficile fare un paragone tra quello che si è fatto e quello che si sta facendo"

L'addio di Preziosi ha lasciato degli strascichi?
"Non ho notato questo. A me dispiace per Filippo, è stato lui a darmi questa opportunità. Io ero molto contento di lavorare con lui, ho solo stima nei suoi confronti"

Qual è l'obiettivo realistico della tua stagione?
"Certo non posso ambire alle posizioni che vorrei, io e la moto dobbiamo migliorare ancora tanto. Comunque punto a essere vicino alla Ducati di Dovi e Nicky, e anche Spies, che hanno tutti più esperienza di me. L'obiettivo è migliorare gara dopo gara. Per quanto riguarda Honda e Yamaha, invece, i loro piloti mi sembrano ancora lontani"

Cosa ti aspetti dalla gara del Qatar?
"Vado con lo spirito di essere il più veloce possibile e, come ho detto, provare a stare davanti a qualcuno dei miei compagni di marca, anche se so che sarà dura". Come vedi la lotta per il titolo? "La vedo un po' come tutti. Saranno Lorenzo, Pedrosa e valentino a giocarsi la vittoria. Marquez è andato molto bene, ma avrà bisogno di almeno un anno di apprendistato per lottare per il titolo"

Trovare proprio Marquez là davanti ti fa arrabbiare o ti fa ben sperare per il futuro?
"Mi dà fiducia. Io sono contentissimo se Marquez va forte perché vuol dire che posso farlo ance io. Mi piacerebbe davvero poter riprendere le nostre belle battaglie che facevamo in Moto2".

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