Umile, determinato, combattivo, fenomeno, decisivo e vincente. Sei aggettivi (forse) bastano e avanzano per descrivere la più bella figura del 2012 dello sport vastese. Non è vastese purosangue ma gli sono bastati otto mesi per entrare nel cuore della Vasto che sogna con la palla a spicchi.
Per chi non l’avesse ancora capito stiamo parlando di coach Sandro Di Salvatore, l’uomo che arrivato al timone della Bcc Vasto Basket negli ultimi giorni di marzo(al posto dell’ex coach Minora) ha compiuto un (mezzo) miracolo portando i biancorossi prima alla splendida e indimenticabile conquista del campionato di C regionale e poi, nella stagione in corso, sorprendendo tutti portandosi dopo undici giornate al 2° posto nel difficilissimo girone G di DnC.
Il cammino iniziato con lui è sotto gli occhi di tutti, non si avrà mai la controprova ma senza di lui viene difficile pensare a una Vasto Basket così in alto, forse si starebbe ancora parlando di occasioni mancate, un altro campionato in C regionale con parecchi mugugni. Invece no, con lui in panchina si gioca in sei, forse addirittura in sette, decisivi come lui in queste categorie ce ne sono pochissimi, forse nemmeno esistono. Dopo questi otto mesi di matrimonio con il club del presidente Spadaccini l’impressione è che il coach brindisino sia di un'altra categoria, la Vasto Basket gode e se lo coccola ma in un futuro(a Vasto sperano più lontano possibile) Sandro Di Salvatore meriterà categorie più blasonate anche se ora il suo obiettivo è far diventare ancora più grande la Vasto Basket.
I suoi primi tre mesi a Vasto sono stati indimenticabili(vittoria del campionato regionale), da ottobre a dicembre lei e i suoi ragazzi avete continuato a stupire, in DnC si parlava di salvezza ma ci troviamo a raccontare di uno splendido secondo posto, da dove nascono i vostri successi? “Questa prima parte di campionato in modo favorevole ha sorpreso anche me, non mi aspettavo di osservare la Vasto Basket così in alto, una prima importante fetta di campionato giocata al di sopra delle nostre aspettative, ma bisogna ricordare che il nostro cammino non è frutto del caso o della fortuna, è un lavoro che parte da lontano, abbiamo trovato la chimica giusta, un equilibrio positivo in un campionato difficilissimo dove domenica dopo domenica il confine tra vincere e perdere è sottilissimo”.
All’inizio della stagione parlava di salvezza diretta, dopo le prime 11 giornate e un 2° posto in grande evidenza vien difficile pensare ancora in piccolo, è arrivato il momento di alzare l’asticella degli obiettivi? “Le ultime due posizioni non le guardo più, ora l’obiettivo playoff è perseguibile ma bisogna prestare attenzione, ora osservo la 9° posizione ma non nascondo che un occhio lo butto anche verso il 1° posto…”.
Un roster che raccoglie consensi e applausi da tutte le parti, c’è qualche suo giocatore che l’ha sorpresa più degli altri? “Troppo facile fare i nomi di Dipierro, Di Lembo e Sergio, elementi di spessore della categoria, qui a Vasto oltre a fissare obiettivi ben precisi in questi ultimi mesi abbiamo vinto una scommessa importante puntando su giocatori vastesi come Ierbs, Marinaro e Di Tizio(vastese adottato, ndr), la loro crescita e il loro apporto sono stati determinanti, stanno svolgendo un lavoro splendido, migliorando di gran lunga rispetto allo scorso campionato regionale”.
La prova di forza l’avete data ad Airola, campo ostico e nonostante l’assenza di Di Lembo è arrivato un +19 che vi ha fatto uscire dal campo accompagnati dagli applausi del pubblico campano, come si fa a non sognare? “Sognare è lecito ma qui non bisogna mai dimenticare di mantenere i piedi per terra, Airola ci ha detto qualcosa in più, fare a meno di un giocatore importante come Massimo alla lunga sarebbe deleterio, nel mio gioco la presenza dei due play è fondamentale, fino ad ora abbiamo fatto grandi cose ma è un campionato troppo livellato, bisogna stare attenti, alla fine chi sbaglierà meno andrà più in fondo”.
Alla ripresa del campionato con le sfide contro Barletta e Benevento c’è la possibilità di ritornare in vetta, quante possibilità ci sono di finire il girone d’andata in vetta? “Ai miei ragazzi ripeto sempre che in questo campionato ci sono squadre che non hanno ancora mostrato il loro reale potenziale e ironia della sorte due sono proprio le nostre prossime avversarie, proveremo a vincerle tutte e due ma sono entrambe in netta ripresa, si sono rinforzate e nel girone di ritorno daranno filo da torcere a tutti e non mi sorprenderà se a fine stagione Benevento la troverò nella griglia playoff”.
Ha pronunciato la parola rinforzi, voi vi siete finalmente sistemati ingaggiando un pivot come Matteo Marinelli, lei lo ha fortemente voluto ed è stato subito ripagato da una superba prestazione ad Airola, era l’anello mancante? “Non ci fossero stati i continui problemi fisici del povero Andrea(Cimini) non so se ci saremmo ributtati sul mercato, l’impatto di Marinelli è stato devastante, con soli 3 giorni di allenamento nelle gambe con la nuova squadra e una condizione fisica che non arriva al 60%, con lui siamo migliorati di molto, prenderlo è stata un occasione sotto tutti i punti di vista, giocatore di categoria superiore e già parametrato e sa giocare a basket come pochi”.
Dopo undici giornate può elencarci le avversarie che l’hanno sorpresa e chi invece l’ha delusa? “E’ un campionato troppo equilibrato per trovare delle delusioni, chi mi ha sorpreso positivamente sono state Magic Team e Maddaloni, sono in alto con merito come noi, su Molfetta confermo quanto detto a inizio stagione, ha un roster di primissimo livello anche se è una squadra che soffre da matti sul piano difensivo”.
Nella sua ultima intervista la sua istantanea legata al 2012 era il pianto di Dutto nella sera della festa promozione al PalaBCC, oggi vorrebbe scambiarla con qualche altra foto? “Assolutamente no, la sera del 7 giugno è impossibile dimenticarla ma qui non dobbiamo porci limiti, non è detto che serate del genere non possano essere rivissute, bisogna essere consapevoli di quello che si sta facendo, il nostro lavoro fin qui è stato speciale ma se a fine stagione dovessimo chiudere in 7° posizione nessuno potrebbe parlare di fallimento”.
Un 2012 assolutamente da incorniciare, per il 2013 quali sono le sue aspettative per il prosieguo della stagione? “Continuare a migliorarci e arrivare fino in fondo alla stagione nel migliore dei modi, abbiamo percorso chilometri importanti ma altri ancora più tortuosi ci attendono nei prossimi mesi, continuiamo a volare basso come abbiamo sempre fatto, poi tra un paio di mesi vedremo dove starà la Vasto Basket e fin dove potremo spingerci, non va mai dimenticato che è un campionato livellato, quindi può succedere di tutto…”.