La società perde un pezzo importante: Maurizio Natali non è più direttore generale della Pro Vasto. Da ora in poi, sarà semplicemente un consulente di mercato. Ruolo necessario, visto che la dirigenza dovrà intervenire a gennaio per rinforzare una squadra in difficoltà . Mister Puccica chiede tre giocatori, uno per reparto. Per questo, contenere i costi è la parola d'ordine e Natali ne ha fatto le spese. Il tutto mentre si pensa al derby col Celano. All'Aragona non si può più sbagliare, altrimenti la strada verso la salvezza si farà terribilmente ripida. Escluso lo squalificato Aquino, col Celano giocheranno gli stessi di Sorrento. Gli allenamenti hanno confermato le dichiarazioni di Puccica sul modulo e le sensazioni sui singoli che scenderanno in campo. Sostanziali novità non ce ne saranno rispetto agli uomini che hanno perso in Campania contro la capolista Sorrento. Un solo cambiamento, obbligato, in vista: al centro della difesa ci sarà Paruta al posto di Aquino, squalificato in settimana da giudice sportivo. Una soluzione obbligata, visto che di altre alternative nel pacchetto arretrato non ce ne sono. In campo si andrà con un 3-4-3 coperto sulle corsie laterali del centrocampo, dove Ciano e Vitale, terzini di ruolo, garantiranno tenuta difensiva ad una squadra che ne ha bisogno. In mediana, Testa e Cazzola a fare da diga, mentre estro ed imprevedibilità in fase offensiva saranno prerogative di Morfeo e Gaeta. Entrambi supporteranno Alessio Maccagnan, il ventottenne attaccante di Udine prima collocato sul mercato, poi reintegrato in rosa. Una decisione, quella della società del presidente Crisci, che ha trovato favorevole il tecnico di Viterbo, alle prese con il male endemico della sua Pro Vasto: la sterilità offensiva. Probabile, dunque, che a Giovanni Volpato, il centravanti ancora alla ricerca delle migliori condizioni di forma, tocchi ancora la panchina, almeno all'inizio. Con la formazione allenata da Pino Petrelli, nella stagione '94-'95 alla guida della Pro Vasto fino a sfiorare i primi play off della storia del calcio italiano, si tornerà all'Aragona. Il campo amico, fino ad ora, non ha portato bene: 4 sconfitte su 5 partite davanti al proprio pubblico. Il problema è la tensione, secondo Puccica: ''I ragazzi - ha spiegato - scendono in campo obbligati a vincere. Sono giovani, per loro non è facile affrontare tanta responsabilità ''.