All'età di 42 anni è morto questa notte a Roma Romano Malavolta, imprenditore ed ex presidente del Teramo Calcio.
Era stato ricoverato alcuni giorni fa al Policlinico della capitale e in passato aveva vissuto crisi di salute dopo gli interventi di trapianto ai quali si era sottoposto negli anni scorsi.
Romano Malavolta junior, terzogenito di Aristide Romano, industriale teramano nel settore dei dolciumi e prodotti refrigerati, titolare dell'ex gruppo Foodinvest, era noto anche a Vasto, per i sui trascorsi calcistici con il Teramo, ma soprattutto per essersi interessato alle vicende della Pro Vasto in occasione del ritorno tra i professionisti dei biancorossi vastesi nella stagione 2004/2005 dopo il ripescaggio avvenuto a estate inoltrata a seguito della vittoria, l'annata prima, dei play off di serie D con mister Vincenzo Cosco in panchina.
In quella fine estate/inizio autunno, fatto più unico che raro, la Pro Vasto prima iniziò la serie D giocando anche una partita di campionato con il Venafro e poi fu ammessa alla C2 che iniziò alla grande con una strepitosa vittoria all'Aragona, con il punteggio di 5-3, contro la Juve Stabia. Era la squadra affidata alla guida tecnica di Fausto Silipo, dopo una brevissima esperienza iniziale con Adriano Cadregari. Organico che vantava giocatori del calibro di Cazzola (allora giovanissimo, oggi all'Atalanta in A), Maury (Juve Stabia in B), Marconato, Marziano (ex Pescara), Di Meo (poi diventato mister), Braca, Muratore, Di Corcia, Bochu, Ciano, Bruno, Marasco ed ancora Pietro Parente e Claudio Bonomi. Fu anche l'anno dell'arrivo a Vasto di Henry Okoroji.
Malavolta fu apripista dell'arrivo a Vasto di Giuliano Fiorini che affiancò l'allora presidente Camillo Litterio nella gestione del club biancorosso con gli arrivi, nello staff societario, di Maurizio Natali e Luca Evangelisti. Proprio l'ex patron del Teramo firmò la fideiussione che garantì alla Pro Vasto la possibilità di risalire in C2. Esperienza che poi terminò nell'inverno successivo con Litterio che riprese le redini della società per poi cederle definitivamente, nel 2005, al nuovo terzetto dirigenziale formato da Mimmo Crisci, Lucio Moscato e Nicola Natale.