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Domenico Urbano, la 'fame' di vittorie del pugile vastese non si placa

Ribadita l'amarezza per non essere mai riuscito a combattere nella sua città

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A distanza di 7 mesi dall’ultima performance, in terra francese, il pugile vastese Domenico Urbano è tornato vincitore dall’Austria dove, a Stadthalle Steyr, per la 14esima edizione dello ‘Steyrer Boxgala’, ha battuto il pugile Ivan Duvancic che vantava 12 match al proprio attivo ed è considerato uno tra i migliori giovani del momento a livello europeo. Al pugile vastese, ex campione europeo dei Pesi Piuma, ora, si potrebbero aprire delle porte, al punto che salirebbe sul ring per titoli per i quali nessun pugile abruzzese ha mai combattuto. Preferisce non parlarne ancora ma, in cuor suo, spera di tornare a combattere in Italia nel 2012, dopo i tre anni di lontananza ‘forzata’. Riguardo all’incontro con Ivan Duvancic, durante il quale ha avuto l’assistenza di due tecnici e altrettanti secondi, quindi un team di 5 persone, a dimostrazione che all’estero è molto considerato, Domenico Urbano ha battuto l’avversario al termine degli 8 round per un match duro: “Si è rivelato un buon pugile - ha affermato il campione abruzzese - e, proprio per la sua giovane età, avrà un sicuro avvenire. Fisicamente è poco più grande di me, quindi non ha avuto difficoltà a iniziare la gara subito con colpi lunghi, tenendomi distante, però l’ho colpito ai fianchi e si è calmato, tant’è che, messomi al centro del ring, sono riuscito a controllarlo fino a ottenere la vittoria finale. Era la prima volta che combattevo in Austria, certamente un altro pianeta. Gli organizzatori hanno espresso soddisfazione per come sono andate le cose, quindi sono particolarmente entusiasta”. Urbano scalpita per tornare a salire sui ring italiani, insomma a casa, magari nella sua Vasto: “Qualcosa bolle in pentola - dice -, dovrei combattere a breve per un importante titolo, però non vogliono ancora sbilanciarsi gli amici che mi danno una mano. Intanto, sto cercando qualche sponsor; non è facile, anche se di promesse ne ho ricevute tante. L’Amministrazione comunale della mia città, invece, neppure a parlarne. Mi sento sempre ripetere da qualche assessore che c’è crisi. Non so se considerarmi sfortunato per qualche motivo che non conosco, perché ho visto molta disponibilità per altre persone e per eventi di indubbio riscontro”. Poca considerazione, insomma, nei confronti di un pugile che è stato l’unico abruzzese a conquistare il primo posto in una classifica europea e a difenderlo per ben quattro volte. “Ho portato alto il nome della mia città natale - riprende Domenico Urbano - e non solo, però non ho mai potuto combattere a Vasto. Sembra assurdo ma è così. Per 2 volte, addirittura, il mio manager è andato a parlare con gli attuali amministratori ma senza concludere nulla. Senza fondi e aiuti, con i termini imposti dall’Ente Europeo oramai scaduti per difendere il titolo pesi piuma dell’Unione Europea, ho dovuto rinunciare e il titolo mi è stato tolto ‘a tavolino’. La mia città, Vasto, seppure indirettamente, ha contribuito a quello che considero una disfatta per tutto l’Abruzzo”. Tanta amarezza per un sogno che si è infranto, ma Domenico Urbano saprà risollevarsi, ne siamo convinti.
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