Competitivi fino alla fine: Andrea Iannone ha ancora 'fame'. Con le braccia alzate sul circuito di Motegi, al termine di una prova eccellente il pilota vastese sembra averci preso gusto ad essere protagonista nella Moto 2.
Domenica, nel Gran Premio del Giappone, quartultimo appuntamento del Mondiale 2011, è stato realmente super, vincendo con merito, precedendo all'arrivo lo spagnolo Marc Marquez, nuovo leader della classifica generale, e lo svizzero Luthi. Una gara avvincente quella del Sol Levante, con tanti sorpassi 'mozzafiato' nei vari giri e Iannone interprete pienamente convinto dei suoi mezzi e determinato, lanciatosi alla conquista di un altro significativo successo, il terzo di questa stagione 2011.
Partenza bruciante quella della guida dello Speed Master Team a bordo della sua Suter: pronti, via e Iannone, terzo in griglia di partenza, già si mette davanti a tutti. Dopo le prime tornate al comando battagliano lo stesso Iannone, Marquez, Corsi e Bradl. Il giovane vastese fa anche registrare il nuovo record del circuito. Marquez è consapevole del fatto che si può concretizzare il sorpasso a Bradl in testa alla graduatoria iridata e spinge così al massimo, lanciandosi a capofitto all'inseguimento di Iannone. Lo spagnolo si incolla alla ruota posteriore del pilota italiano riuscendo a raggiungerlo e a superarlo a cinque giri dal termine. Ma dura appena qualche centinaio di metri questa situazione, Iannone, infatti, si riprende il primato e si invola con relativa tranquillità verso la vittoria ed il gradino più alto del podio.
In classifica, quando mancano tre Gran Premi al termine, comanda Marquez con 235 punti, uno in più di Bradl. Iannone, con l'ultima affermazione, ha consolidato il suo terzo posto, a quota 157. “Sono molto contento per il risultato di domenica – ha commentato Iannone -. Sapevo che sarebbe stata una gara difficile e molto tirata, ma avevamo un setting buono per la Suter MMXI e siamo riusciti a mantenere un passo costante dall’inizio alla fine della gara. Ho avuto paura quando la moto si è spenta a pochi giri dalla fine, ma fortunatamente è tornata subito ad andare come prima. Devo ringraziare la squadra: siamo riusciti a trovare una soluzione ideale fin dalle qualifiche e a migliorarci. Spero che da qui in avanti potremo lavorare sempre così e mantenere questo livello di competitività. Faccio i miei complimenti a Marquez e a Luthi, che sono stati degli avversari molto forti”.