E’ l’unico del sontuoso parco attaccanti del Vasto Marina che sta in piedi, corre e, si tocchi ferro, non sente alcun dolore. La sua imponente mole giace in panchina, fondamentalmente vittima della ormai patetica questione 'under'.
Nick Sputore è stato uno dei primi a firmare il rinnovo di contratto con la squadra biancorossa. Lo ha fatto in cinque minuti, desideroso di affermarsi con questa maglia in un campionato che lo ha visto protagonista con lo Sporting Scalo, società che quest’anno ha originato la fusione con il Tollo diventando Sporting Tullum.
Nicola come stai vivendo questo momento, per certi versi paradossale? “Tutto sommato bene. Intanto perché sto bene fisicamente e atleticamente, mi sento abbastanza in forma. E’ la cosa più importante. Poi mi rendo conto che la questione degli under è quella che è. Di ’94 non ne abbiamo nemmeno molti che danno la stessa affidabilità di Michele Cesario, per cui comprendo le ragioni del mister. Mi alleno con grande impegno e quando sono stato chiamato in campo a partire in corsa, mi sembra di aver dato un buon contributo”. Domenica scorsa a Guardiagrele Sputore si è reso protagonista di un’ottima giocata, quello scambio aereo che ha originato il goal del pari realizzato da Peppe Soria. E’ chiaro che un giocatore abituato a giocare sempre titolare, per di più un attaccante, senta forte il desiderio di spaccare il mondo.
Nicola, come giudichi l’avvio della squadra? “Buono. Siamo imbattuti, una cosa che hanno sottolineato in pochi. Io credo che quando una squadra perde poco ha dei valori importanti. Noi abbiamo avuto anche un calendario più difficile rispetto alle squadre che attualmente sono ai vertici della classifica. Siamo cambiati parecchio, però finora abbiamo retto fondamentalmente con la struttura della passata stagione. Credo che anche questo aspetto sia significativo su quello che potrà diventare il nostro potenziale tra qualche domenica quando il mister potrà contare su tutti gli effettivi”.
Con quali dei compagni d’attacco pensi di poteri trovare meglio, considerato che sei l’unico ad avere caratteristiche nettamente diverse rispetto a Soria, Esposito e Della Penna? “Infatti, loro nascono esterni fondamentalmente. Vittorio è uno che può giocare dove vuole e chiunque si troverebbe a suo agio nello stargli a fianco. Il campionato è lungo, il mister ama giocare con i maggior numero di attaccanti possibile quando è oggettivamente possibile. Per cui sono molto fiducioso sia sotto il profilo personale che relativamente al raggiungimento dei nostri obiettivi”.
Vecchiotti parla di salvezza, e tu? “Possiamo fare molto meglio, faremo molto meglio”.
Sabato c’è l’anticipo televisivo contro il Capistrello. Credi nel desiderio di rivincita da parte loro? “Un po’ l’avranno. Alla fine anche loro sono saliti in Eccellenza con il ripescaggio, però una sconfitta in una finalissima lascia sempre un retrogusto non facile da far svanire. Anche noi, però, nel trovarci di fronte quelle maglie troveremo gli stimoli giusti per sfoderare una grande prestazione. E’ ora, problemi a parte. Finora non ci siamo riusciti come vorremmo”. Bella intervista, chissà che non si sia guadagnato un posto da titolare…