La compagine vastese della San Paolo Calcio ha rinunciato a disputare il campionato femminile di serie B. Dopo la scomparsa della Pro Vasto dal professionismo e dai tornei dilettantistici, la città perde pure la serie cadetta di calcio femminile. Quelle che sembravano voci, insomma, alla fine si sono trasformate in certezza: su richiesta della società del presidente Pierino Tumini, impossibilitata a onorare i costi non indifferenti di gestione e federali, il presidente della Figc, Giancarlo Abete, ha accolto le istanze di rinuncia a partecipare al prossimo campionato femminile di serie B e d’iscrizione a quello di C.
La società conserverà l’anzianità di affiliazione e il numero di matricola, mantenendo il vincolo delle giocatrici già tesserate nella precedente stagione. “E’ tanto il dispiacere - dice l’allenatore Francesco Mucci - ma è stata una decisione che non potevamo non prendere per il bene della nostra società che, evidentemente, non può permettersi spese esorbitanti. Bisognava, tra annessi e connessi, versare qualcosa come 100.000 euro per iscriversi alla serie B e poi? Altri club sono stati costretti a fare la stessa cosa perché nelle nostre stesse condizioni. Vincere un campionato e non poter disputare quello superiore fa davvero male, però dobbiamo guardare in faccia la realtà e non prenderci in giro, poiché non possediamo tutti i soldi necessari per presentarci ai nastri di partenza di un torneo che, è vero, abbiamo vinto con pieno merito. Pazienza. ad ogni modo, ed è il discorso fatto alle ragazze alla ripresa degli allenamenti, dobbiamo farci valere come l’anno scorso e dare il massimo e, perché no, vincere di nuovo il campionato. E’ un impegno che non deve mai venire meno nei confronti di noi stessi, della società, dei tifosi e di chi non fa mancare mai il proprio apporto”.
La passata stagione è stata da incorniciare per la San Paolo Vasto grazie alla meritata vittoria del campionato. E' mancata la 'ciliegina' della Coppa Abruzzo, persa in finale contro Scafa, ma il bilancio è stato eccellente. Mucci, dopo la vittoria del torneo, si fece marchiare una 'B' sui capelli, mentre le giocatrici, sulle magliette gialle che indossavano sotto la divisa, avevano fatto stampare la simpatica frase “Ecco il nostro lato B”. S’infrange un sogno, dunque, magari rinviato a tempi migliori.