Partecipa a Histonium.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

'THE DAY AFTER': MONTANO INCREDULITà E RABBIA PER LA PROBABILISSIMA FINE DELL'ESPERIENZA PRO VASTO. LA CRONISTORIA DI TRE SETTIMANE CHE DIVENTANO INCUBO

Dalla rassicurazioni di Crisci all'esclusione del club dai professionisti

Condividi su:
Quest’anno, a differenza degli scorsi, non ci sono state ‘riconsegne’ della squadra al sindaco, appelli (almeno ad alti livelli) ad avvicinarsi alla società e a darle corposo sostegno e linfa. Nulla di tutto questo. Anzi. La cronistoria recente evidenzia anche passaggi - ma solo a chiacchiere, evidentemente e purtroppo - rassicuranti. E di esempi ce ne sono diversi. Prendiamo la nota apparsa il 18 giugno (non secoli fa) sul sito ufficiale del club biancorosso. Basta il titolo: “Fideiussione ed iscrizione ok. Avanti ora con il rinnovamento”. Appena tre giorni prima, in una riunione indetta dal Comitato “Insieme si può”, che quest’anno ha dato un contributo essenziale per la disputa del campionato di Seconda Divisione, Crisci ringraziava gli aderenti senza lasciar intendere alcuna difficoltà nella prospettiva della società, seppur con un individuato piano tecnico di ‘largo ai giovani’ e spese da contenere già anticipato qualche tempo prima. Nessuna crisi all’orizzonte. Niente. Il 24 giugno, histonium.net incontra il segretario Maurizio Natali all’ingresso degli uffici di un notaio di San Salvo. Si definiscono gli ultimi documenti per la presentazione dell’iscrizione entro il termine del 30 giugno. Tutto (apparentemente) fila liscio. E nell’ambiente sportivo è già scattato il toto allenatore. Eccoci al 30 giugno ed ecco la prima ‘doccia fredda’. L’iscrizione è presentata, ma manca la fideiussione da 200.000 euro. La Pro Vasto ha tempo fino al 7 luglio per sanare questo difetto (che comporterà una penalizzazione nella stagione successiva), entro il 10 per presentare ricorso avverso un’iniziale esclusione della Covisoc dalla mappa del calcio professionistico. A questo punto scatta il ‘black out’ ed iniziano i dieci giorni che culminano con il definitivo ‘buio’ per il calcio biancorosso. Il presidente Crisci si trincera nel silenzio. Non ci sono comunicazioni e l’incertezza comincia a trasparire. Per avere qualche notizia bisogna aspettare sette giorni. Sul sito provasto.it, mercoledì 7, la conferma della mancata presentazione della fideiussione, cui si aggiungono pure le liberatorie contributive, poi le dichiarazioni di Crisci che lamenta la mancata corresponsione di somme al club dovute da alcuni vecchi dirigenti e del contributo del Comune (25.000 euro). Quest’ultimo arriva il giorno dopo (8 luglio) e il presidente ringrazia pubblicamente il sindaco Lapenna per l’impegno onorato. Sembra la svolta in positivo. Ed inizia il conto alla rovescia per la scadenza delle ore 13 del 10 luglio, quella entro la quale presentare il ricorso. Meno di 48 ore, ma che diventano, improvvisamente, terribili. Spuntano fuori altre cifre sul groppone della società (si parla di cifre attorno al mezzo milione di euro) e la montagna da scalare diventa troppo alta. Il resto è storia nota. Il ricorso non c’è, la Pro Vasto non c’è più. E sul banco degli imputati finisce, inevitabilmente, la gestione del presidente Crisci. Per i tifosi e gli sportivi è un incubo autentico e tra di loro, comprensibilmente, montano rabbia, scoramento e delusione. Passione, calore, sacrifici, da tanti di essi affrontati anche mettendo mano (ed in misura consistente) al proprio portafogli spazzati via. Quasi senza accorgersene, anzi, pure con le illusioni del “tutto apposto” di mezzo. E’ la fine di un sogno.
Condividi su:

Seguici su Facebook