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Si è spento l'industriale Alberto Berloni, 'patron' della Ecofox a Punta Penna

L'impianto, dal 1993, è specializzato nella produzione di biodiesel nella sede nei pressi del porto di Vasto

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Questa mattina è venuto a mancare il commendatore Alberto Berloni, industriale pesarese legato all’Abruzzo, da molti anni, in relazione alla Ecofox di Vasto.

Personaggio di spicco dell’economia nazionale, interprete di un mecenatismo industriale, culturale e sportivo di grande respiro. Con le sue aziende, infatti, ha contribuito al restauro di monumenti storici e sponsorizzazioni, in ambito sportivo e culturale. Da ricordare il supporto alla società di basket di Vasto e in ambito motociclistico, il sostegno a un emergente, Valentino Rossi, e al compianto Marco Simoncelli.

Alberto Berloni era nato a Cartoceto (Pesaro e Urbino) nel 1926 e nel giugno del 1943, iniziò a lavorare nell’azienda del padre, Dario, il quale nel 1924 aveva avviato un’attività per la commercializzazione di combustibili e carburanti.

In particolare, Alberto seguì la lavorazione delle sanse (residuo spremitura olive) da cui si producevano mangime per il bestiame (dalla polpa), commercializzato in valle padana, e combustibile (dal nocciolo). Nella primavera del 1944, in coincidenza dell’approssimarsi del fronte militare nel territorio pesarese, le attività vengono sospese e riprese a fine anno quando Alberto decise di dedicarsi anche alla vendite di prodotti alimentari.

Tra il 1948 (in seguito alla scomparsa del CIP, comitato italiano petroli, che deteneva il monopolio della distribuzione dei carburanti lungo il territorio nazionale) e il 1956, Alberto e Dario organizzarono una rete di oltre 200 impianti per la distribuzione di carburanti da Rimini a Margherita di Savoia (Puglia). Successivamente, presa la decisione di vendere questi punti di distribuzione alla IP, Alberto decise, grazie ad un prestito bancario di 50 milioni, di affrancarsi dall’azienda di famiglia avviando una propria azienda finalizzata all’attività di trasporto, stoccaggio, lavorazione e commercializzazione di prodotti petroliferi.

Nel 1962 realizzò l’impianto costiero di Pesaro che copre attualmente un’area di 75 mila metri ed è in grado di consentire lo stoccaggio di oltre 130 mila metri cubi di prodotto. A partire dal 1975 avviò alcune attività in Canada, diversificando in molti ambiti industriali.

Nel 1992 la Fox Petroli acquistò a Vasto un impianto di raffinazione di oli vegetali che venne trasformato in un impianto per la realizzazione di biodisel.

I funerali si svolgeranno mercoledì, a Mombaroccio (Pesaro Urbino) al Santuario del Beato Sante, ore 10.

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