Mirko Vinciguerra é un ragazzo vastese diplomato in chimica, laureato in geologia e artista nell'intaglio della frutta e dei saponi (intaglio thailandese o arte Thai).

Che cos’è l’intaglio thailandese?
È una tecnica particolarmente raffinata che prevede l'utilizzo di un singolo strumento (lo stiletto thailandese) che permette alla frutta, agli ortaggi, e ai saponi di diventare delle vere e proprie sculture artistiche. Non ci sono vincoli di forma in quanto non vi sono stampi e forme predefinite.  I temi sui quali si basa questa tecnica sono essenzialmente temi floreali, i quali racchiudono tutti i segreti per poter intagliare uccelli, draghi, pesci, ecc.

Come si è avvicinato a questa forma d’arte?
All'età di 14 anni mi sono avvicinato e appassionato al mondo della ristorazione. Su facebook mi sono imbattuto casualmente nel profilo di Daniele Barresi e sono rimasto affascinato da una sua zucca intagliata con lo stiletto thailandese. E così, nell'estate del 2010, ho acquistato il mio il mio primo thai, e cominciato per conto mio e iniziato ad incidere le prime forme . Con l’ausilio del tempo, dell’esercizio e della passione ho acquisito così una buona padronanza dell’utilizzo dello stiletto. Nell'aprile 2014, per perfezionare la tecnica acquisita da autodidatta, mi sono deciso a frequentare un corso di intaglio professionale presso la Dany's Art School.

Quali sono le sue maggiori soddisfazioni in questo campo?
In seguito a questo corso professionale, nel novembre 2014 ho partecipato ai Campionati Mondiali di Cucina a Lussemburgo, nella categoria artistica, aggiudicandomi una medaglia d'argento concorrendo con circa 1500 chef di tutto il mondo. Nel febbraio 2015 agli Internazionali d'Italia di Marina di Carrara ho conquistato il gradino più alto del podio. La soddisfazione maggiore è stata quella dei Mondiali, visto il prestigio e la prima partecipazione assoluta ad un campionato.

Adesso su cosa sta lavorando?
In questo periodo mi sto impegnando per divulgare questa splendida arte a professionisti e non. Sono un membro ufficiale del team di intaglio "Dany's Art Team" nonché docente delegato della scuola.

Cosa prova quando intaglia con il suo stiletto?
Quando produco una delle mie opere mi assento totalmente e mi dedico ad essa come se fossi chiuso in una campana di vetro. Cerco di dare vita a qualcosa di unico lavorando un semplicissimo frutto.

I suoi studi tecnici (di perito chimico e geologo) influiscono in qualche modo su questa sua arte?
Le cose che hanno influito su questo mio percorso sono sicuramente la passione per la ristorazione e l'aver calcato le sale di quasi tutte le sale ricevimenti, hotel e ristoranti della zona in veste di cameriere. Qui mi sono reso conto che anche “l’occhio vuole la sua parte”.  La tecnica thailandese consente di dare rilievo visivo ed estetico ad una tavolata e/o a un piatto.