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Un summit di cuochi abruzzesi per valorizzare le eccellenze del 'gusto' della regione

La proposta dello chef Massimo Pasquarelli: 'Puntiamo sulla qualità dei nostri prodotti'

a cura della redazione
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Un grande summit di chef abruzzesi sparsi per il mondo da svolgersi in una località della regione per mostrare all’Italia intera i loro talenti culinari e valorizzare, nel contempo, gli eccellenti prodotti abruzzesi: è stata questa la proposta avanzata recentemente a Pizzoferrato dal cuoco abruzzese Massimo Pasquarelli, executive chef al The Aberdeen Marina Club di Hong Kong e consulente gastronomico per il prestigioso Gruppo Shangri-La International.

 

Pasquarelli, affermato chef a livello internazionale, (ha frequentato la Scuola Alberghiera di Villa Santa Maria, ha lavorato per ben 10 anni con Alain Ducasse, è stato a Venezia all’Harris di Cipriani e a New York con Sirio Maccioni infine è stato il primo Chef Italiano a conquistare la stella Michelin in Asia) ha formalizzato la sua proposta in un incontro conviviale svoltosi, alla presenza di un gruppo di cittadini di Pizzoferrato, giornalisti e imprenditori, proprio nella cittadina dell’Alto Sangro in provincia di Chieti dove risiedono i genitori. Non a caso la giornata è stata magistralmente organizzata da Ettorino e Bruno Pasquarelli, rispettivamente padre e zio dello chef.

 

«La nostra regione – ha affermato Pasquarelli – è pronta ad ospitare i talentosi chef abruzzesi che lavorano all’estero, insieme ad un gruppo tra i migliori chef italiani, per un incontro enogastronomico dove la creatività, la passione e la fantasia della loro cucina mettano in risalto la qualità e la bontà dei prodotti made in Abruzzo e non solo». Da sottolineare che dopo che lo chef Pasquarelli ha avanzato la proposta di questo evento enogastronomico, si è svolto un ricco pranzo all’aperto ai margini del bosco di Pizzoferrato, dove spiccavano gli eccellenti prodotti abruzzesi, con la pasta del Cav. Giuseppe Cocco, della De Cecco e non mancavano tanti prodotti locali con in primo piano l’agnello alla brace preparato secondo la tradizione abruzzese da un valente “artigiano della cucina”, Luciano Di Sciullo.

 

Tra le altre eccellenze made in Italy da segnalare tanti altri prodotti: i rinomati Spinosini di Vincenzo Spinosi, i famosi vini delle Cantine Paladin, il Parmigiano Reggiano Bonat, medaglia d’oro al Concorso Alma Caesus, promosso dalla Scuola internazionale di cucina italiana diretta da Gualtiero Marchesi, e altro ancora. Ora dalla proposta della manifestazione si deve passare alla sua realizzazione ha insistito il giornalista abruzzese, Donato Troiano che dirige a Parma il magazine InformaCIBO. «Forte identità locale, gusto della ricerca e ruolo sociale dell’agricoltura vanno messi al centro dell’incontro-festa: in questo contesto – ha precisato infine Troiano – la proposta/appello avanzata dallo chef Pasquarelli assume un rilievo di forte caratura nazionale e internazionale»

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