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"Un compagno di nome Enrico”: una docufiction racconta il rapporto tra Berlinguer e il suo Abruzzo

Il 14 dicembre la presentazione in anteprima a Pescara

redazione
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Evitare la retorica della nostalgia, puntando invece a scoprire quel profilo umano che tanto colpiva gli interlocutori quotidiani durante i suoi frequenti viaggi nella nostra regione. Una terra di cui era solito dire che «la gente d’Abruzzo somiglia alla gente della mia isola: rude, seria, laboriosa». 

S’intitola “Un compagno di nome Enrico” la docufiction dedicata al leader del Pci Enrico Berlinguer, scomparso l’11 giugno 1984, e prodotta dalla Fondazione Abruzzo Riforme, che sarà presentata a Pescara in anteprima il 14 dicembre, alle ore 17,30, all’Auditorium Leonardo Petruzzi di via delle Caserme, alla presenza della figlia Maria, giornalista de La Stampa.

L’originale produzione dedicata al prestigioso leader comunista, interpretata dagli attori Edoardo Oliva e Sofia Ponente, è stata cofinanziata dalla Struttura di missione per gli anniversari nazionali della Presidenza del Consiglio dei Ministri. La sua realizzazione è stata affidata a Mac Factory, spin-off dell’ateneo teramano specializzato nella progettazione e comunicazione culturale; contributi per la sua realizzazione sono arrivati dall’Archivio audiovisivo del Movimento operaio e democratico; da History Lab; da Rai Teche; da Rai Abruzzo.

Il lavoro, che ha impegnato mesi di ricerche su materiali d’archivio circa il rapporto tra Berlinguer e l’Abruzzo – regione in cui fu capolista per il suo partito alle elezioni politiche nel decennio 1972-1982 – punta a svelare, attraverso il racconto e le testimonianze di chi lo conobbe direttamente, soprattutto quale grande ascendente esercitasse sui militanti la sua personalità. Ascendente che trovò nel volume “I comizi e il miele” del giornalista Francesco Di Vincenzo una originale descrizione.

La docufilm, la cui regia è stata curata da Andrea Sangiovanni, che ha collaborato anche alla sceneggiatura assieme a Giallorenzo Di Matteo, Fabrizio Masciangioli, Roberto Mingardi si avvale di numerose testimonianze di ex dirigenti e militanti del PCI, ma anche di quanti Berlinguer lo conobbero da vicino accompagnandolo nelle piazze dove lo attendevano folle enormi per i suoi comizi o davanti alle fabbriche in lotta: si tratta di Giorgio Masciovecchio, Mario Basile, Giovanni Lolli, Luciana Di Mauro, Antonio Ciancio, Rosa Spaziani, Tiziana Arista, Angelo Staniscia, Arnaldo Mariotti, Umberto Aimola, Enrico Graziani, Gianni Melilla, Loreta Costantini, Giovanna Zippilli, Pasquale D’Alberto, Mimì D’Aurora, Maria Caiazzo e Gianni Di Pietro.

Le riprese e il montaggio sono stati affidati ad Andrea D’Amico, mentre le musiche originali sono di Paolo Bianchi, con Giallorenzo Di Matteo fonico di presa diretta e Chiara D’Ortona e Emanuela Testa assistenti alle scene. Alla docufiction si accompagna inoltre un documentario interattivo visibile sul sito di abruzzoriforme.it, ricco di filmati ed ulteriori materiali.

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