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Alessandro Manzoni e Italo Calvino, il ricordo ai Giardini d'Avalos

Doppio appuntamento su iniziativa del Centro europeo di studi rossettiani di Vasto

redazione
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Il 4 e il 5 settembre nella splendida cornice dei Giardini d’Avalos verranno celebrate due ricorrenze importanti dell’anno in corso, i 150 anni dalla morte di Alessandro Manzoni e i 100 anni dalla nascita di Italo Calvino. Le due iniziative sono state promosse dal «Centro europeo di studi rossettiani» nell’ambito dei programmi del Polo Culturale della Città di Vasto

La serie«I grandi della letteratura», che finora ha ricordato Giovanni Verga (10 dicembre 2022),facendo conoscere una preziosa intervista inedita, Primo Levi (24 gennaio 2023), Dante Alighieri (25 marzo, il Dantedì),prosegue dunque nel suo progetto di ampia divulgazione culturale, che molto successo ha riscosso nelle precedenti edizioni. 

A 150 anni dalla morte di Alessandro Manzoni, l’Italia rende omaggio alla figura del poeta, drammaturgo, massimo esponente del romanzo storico, intellettuale che ha segnato la storia della cultura e della lingua  italiana. A parlarne a Vasto sarà un grande specialista dell’autore lombardo, Pietro Gibellini dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. Può il pubblico di oggi, non solo quello di studenti e studentesse, incuriosirsi o addirittura farsi conquistare conoscendo più da vicino la figura e l’opera di Alessandro Manzoni? Sentite cosa rispondeva Umberto Eco in merito a I promessi sposi durante un’intervista: «Sono convinto che si possa leggere la prima pagina de I promessi sposi come il movimento di camera che dall’alto si avvicina al suo oggetto. Non rida. Manzoni usa il linguaggio cinematografico prima che sia stato inventato.» Questi ma soprattutto altreprofondità di contenuto avvicinano Manzoni al tempi nostri.Il tema scelto è di grande attualità, la Giustizia, di cui oggi tanto si discute (Manzoni profeta di Giustizia è il titolo dell’intervento).

D’altro canto, questo è anche l’anno in cui si celebrano i cento anni dalla nascita del nostro scrittore più moderno, Italo Calvino, di cui in questi mesi si ripubblicano tutte le opere, comprese le lettere che egli, come redattore della casa editrice Einaudi, scriveva agli autori. Questo materiale è ora raccolto nel volume I libri degli altri curato da Giovanni Tesio, edito da Einaudi. Sarà lo steso curatore, docente presso l’Università del Piemonte Orientale, a parlarne il 5 settembre, presentando un Calvino nella veste di redattore, corrispondente di coloro che aspiravano a pubblicare presso la casa editrice torinese.

 Le letture nelle due giornate sono affidate all’esperienza di un attore come Domenico Galasso.

 

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