Le note del brano Sally cantate da Angelica Leporini hanno aperto la serata dedicata alla cerimonia di premiazione del Premio Letterario Emily "I mille volti della violenza", svoltasi ieri in piazza Garibaldi a Cupello, a partire dalle ore 21 circa.
La conduzione impeccabile di Virginio Di Pierro, Direttore Artistico del Premio, e del giornalista del TG3 Abruzzo Nino Germano, ospite d'onore della serata, con la complicità di un bel carico di emozioni, orgoglio, soddisfazione e gratitudine, hanno dato vita a una cerimonia che ha visto alternarsi sul palco, uno dopo l’altro, tutti gli “attori” che in questi mesi di Premio, come tante tessere di uno stesso splendido mosaico, hanno contribuito a rendere la prima edizione del concorsoun grandioso capolavoro fatto di sinergia, passione, sensibilità, cura. La dimostrazione che “quando tanti individui condividono un obiettivo comune non può non raggiungersi il successo”, come ha dichiaratoTeresa Maria Di Santo, presidente dell’Associazione Emily Abruzzo e del Comitato Direttivo del Premio dalla cui mente ed entusiasmo nasce questo concorso letterario.
Dopo i saluti del Sindaco di Cupello, Graziana Di Florio, che si è detta “orgogliosa per il paese e speranzosa che quella appena conclusasi possa essere trampolino di lancio di tante altre edizioni a venire”, la Di Santo ha ripercorso le tappe dell’“avventura Premio Emily” - promosso da Emily Abruzzo e Unione Nazionale Vittime - e, dopo aver ringraziato Comitato Direttivo, Giurati (tecnici e giovani), Autori, Sindaco e Amministrazione comunale, Sponsor e tutti coloro che hanno creduto nel Concorso Letterario, ha lasciato il posto al momento centrale della serata: la presentazione dei tre libri finalisti a opera dei componenti della Giuria di qualità.
In rigoroso ordine alfabetico si sono, quindi, avvicendati sul palco Alberto Pellai (“La vita accade” edito da Mondadori) intervistato da Candia Piedigrossi e Luciano Dal Plavignano, e Mirfer Piccolo (“Senzanome”, Giulio Perrone Editore), intervistata da Katiuscia Palladino e Roberta Boschetti.
Assente Younis Tawfik, autore de “La sponda oltre l’inferno” (Oligo Editore) libro presentato da Marilena Castrignanò e Cristina Greco, che ha inviato un videomessaggio dal Marocco.
Temi legati alla violenza e alla pedofilia, l’importanza di parlarne sempre e dovunque, la necessità di trovare strumenti capaci di convertire dolore e sofferenza in qualcosa di costruttivo, riscoprendo il valore delle emozioni, del tocco di una mano che al dolore preferisce la tenerezza per combattere sempre più l’analfabetismo emotivo ma non solo, hanno rappresentato i cardini di un discorso che con delicatezza e sensibilità ha poi lasciato il posto a un momento estremamente toccante della serata: la consegna del Premio Emily 2023.
Dedicato alla memoria della scrittrice ortonese Ada d’Adamo che con il suo romanzo Come d’Aria ha vinto il Premio Strega 2023, è stato il marito Alfredo Favi a ritirarlo, dopo essere stato intervistato da Teresa Maria Di Santo. Con lui, presente sul palco Cecilia Fassina, amica di Daria, (la figlia di Ada protagonista del libro) che con le sue parole e la sua estrema dolcezza ha dato testimonianza di un esempio di inclusione da cui tutti dovremmo imparare. A consegnare loro la targa e un omaggio floreale, Marianna Forgione, addetto stampa del Comitato Direttivo.
Targa e omaggio floreale – consegnati da Concetta Di Pietro e Silvia Notaro del Comitato Direttivo e dal giurato Luciano Del Plavignano – anche agli “amici del premio” Angelica Leporini e Roberto Di Virgilio che con le loro voci hanno allietato la serata.
Ma giungiamo ai due momenti tanto attesi da pubblico e giurati che in questi mesi hanno seguito e vissuto da vicino le fasi del concorso: la consegna del Premio della Giuria Giovani e il verdetto finale espresso dalla Giuria di qualità.
A conclusione di quasi due mesi di lettura, analisi e confronto, le componenti della Giuria Giovani, Marianna Moro, Gioia Greco, Vittoria Del Borrello, Marina Rossi, Felicia Desiderio, Gaia Cianci e Ilaria Candeloro, hanno decretato vincitore della sezione ragazzi il romanzo di Alberto Pellai “La vita accade”, edito da Mondadori.
Per l’autore una targa ricordo e un assegno del valore di 1000 euro offerto dalla Fondazione Banca di Credito Cooperativo rappresentata dal vicepresidente della BCC, l’Avvocato Pasqualino Onofrillo.
Dopo la consegna dei diplomi alle ragazze della giuria, l’annuncio del terzo classificato ha preceduto il verdetto finale.
A consegnare idealmente la targa ricordo a Younis Tawfik che con il suo “La sponda oltre l’inferno” si è aggiudicato il terzo posto, il consigliere regionale Manuele Marcovecchio e la presidente della Commissione per le Pari Opportunità della Regione Abruzzo Maria Franca D’Agostino.
È stato il Direttore Artistico Di Pierro ad annunciare l’ex aequo che, come da insindacabile giudizio della Giuria Tecnica, ha decretato vincitori del Premio Letterario Emily, “La vita accade” di Alberto Pellai (Mondadori), premiato da Teresa Maria Di Santo e Giuliana Chioli, vice presidente del Comitato Direttivo, e “Senzanome” di Mirfet Piccolo (Giulio Perrone Editore), premiata dal sindaco Graziana Di Florio e da Dino Di Stefano, rappresentante di Abruzzo Anziani.
La consegna di targa e omaggio floreale, da parte di Filippo D’Angelo, consigliere del Comitato Direttivo e Presidente del Consiglio Comunale di Cupello, alla Di Santo e Di Pierro, senza i quali nulla di tutto ciò sarebbe stato possibile, ha concluso la serata con un arrivederci alla prossima edizione di un premio al quale auguriamo, richiamando le parole del senatore della Repubblica Etelwardo Sigismondi, intervenuto nel corso della serata, “lunga vita” perché “iniziative come queste servono a parlare di violenza, a buttarla fuori e a non tenerla dentro”.
Foto di Antonino Vicoli