L’improvvisa scomparsa di Andrea Purgatori ha addolorato e sconvolto i moltissimi che lo hanno conosciuto, apprezzato e ammirato. Uno shock aumentato dalle notizie su quanto potrebbe essere accaduto in questi mesi e averlo condotto alla morte. Purgatori è stato un maestro del giornalismo d’inchiesta, entrato nella storia del giornalismo più vero ed autentico svelando e narrando misteri, trame, depistaggi e “lati oscuri” della storia repubblicana italiana.
Nel maggio scorso visitò Andrea Purgatori Casa Memoria Peppino e Felicia Impastato intervistando Giovanni Impastato. C’è una foto che è stata pubblicata sui social nei giorni scorsi in cui Purgatori intervista Giovanni Impastato mentre passeggiano per Cinisi. Una foto che può riportare alla memoria, in un filo rosso tra territori e giornalismo, un’immagine dell’inchiesta sugli abruzzesi emigrati tornati in Italia di Emiliano Giancristofaro. Il giornalista abruzzese intervistò persone nei luoghi della quotidianità e in alcune scene del documentario si vede lui che intervista alcuni emigrati passeggiando.
C’è stato un forte legame tra il giornalista d’inchiesta scomparso e l’Abruzzo, in cui varie volte è stato ospite. La prima è stata ben esattamente vent’anni fa a San Salvo nell’ambito di “L’altrocinema film festival”. «Venne a Pescara due volte: la prima nel novembre 2018 quando vinse il Festival del cortometraggio “Scrittura e Immagine” con l’opera “They Sell” di cui era stato regista e sceneggiatore, ed interpretato da Alessandro Haber. Una storia, scritta con delicatezza, sulla tratta dei bambini ed ambientata in un tempo non definito – ha ricordato la presidente dei Premi Internazionali Flaiano Carla Tiboni - Poi nel 2019 il conferimento del Premio Internazionale Flaiano per la televisione, per il programma “Atlantide”, di cui era autore oltre che conduttore». Lo stesso anno Purgatori fu ospite del Festival del Cinema di Vasto quando presentò il 2 agosto il suo romanzo “Quattro piccole ostriche”.