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''MARINA MIA'', DETENUTI PULISCONO LA RISERVA DI PUNTA ADERCI

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Questa mattina, a Punta Aderci, alla presenza del sindaco Luciano Lapenna e dell'assessore al Turismo Nicola Del Prete, è stato presentato il progetto ''Marina Mia''. L'iniziativa riguarda l'accordo di programma tra il Comune di Vasto e la locale casa Circondariale per la pulizia della Riserva Naturale di Punta Aderci da parte di un gruppo di detenuti coordinati dal personale della Cogecstre, ente gestore della Riserva. ''Un'altra iniziativa - ha detto il sindaco Lapenna - per valorizzare al meglio questo tratto di costa che in tanti ci invidiano. Approfitto della circostanza anche per ricordare che questa Amministrazione comunale, oltre a garantire il salvamento sulle spiagge libere, è stata protagonista attiva nell'apporre un vincolo di inedificabilità a salvaguardia dell'integrità delle aree dismesse dalle Ferrovie dello Stato, scoraggiando qualsiasi intervento di natura speculativa''. Il programma del progetto ''Marina Mia'', articolato su due mesi, ha già fatto registrare la pulizia delle spiagge di Punta Penna, Libertini, Punta Aderci e Motta Grossa. ''Il settore servizi - ha sottolineato l'assessore al ramo Nicola Del Prete - ha investito non poco sull'opera di bonifica delle spiagge, sostenendo e finanziando il progetto Marina Mia. La speranza, a questo punto, è che questi sforzi non vengano vanificati. Ecco perché sono necessarie azioni coordinate di prevenzione e controllo sul territorio''. Sempre stamane, organizzata dalla Cogecstre, è stata presentata la mostra sulla Biodiversità. ''Una iniziativa importante - ha sottolineato Alessia Felizi della Cogecsrte - che aiuta a capire l'importanza della Biodiversità, quelle che sono le specie a rischio e, soprattutto, la necessità di salvaguardare aree come questa della Riserva di Punta Aderci''. ''Nei giorni scorsi - ha aggiunto Stefano Taglioli sempre della Cogecstre - è partito, grazie alla collaborazione del prof. Andrea Grassi dell'Università dell'Aquila, un censimento sui lepidotteri, più comunemente chiamati farfalle notturne, primo caso in Italia per quanto corcerne le riserve costiere''.
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