Si dice soddisfatto il presidente del Comitato Pro Trignina, Antonio Turdò, per la buona riuscita della prima Giornata dell’automobilista, nonostante le vistose e prevedibili assenze dei maggiori interessati, cioè i sindaci della Vallata che utilizzano l’autovelox. Tra i presenti l’assessore regionale Daniela Stati, l’assessore provinciale Di Prinzio, il presidente della Protezione Civile Valtrigno, Saverio Di Fiore, i consiglieri regionali Nicola Argirò e Antonio Menna, l’assessore della Provincia di Campobasso Gigino D’Angelo e il sindaco di Roccavivara. «Molto toccante per me - racconta Turdò - la visita, non programmata, di sua eccellenza monsignor Domenico Scotti, vescovo di Trivento, che ha voluto portare il suo saluto al convegno sulla sicurezza nella Valle del Trigno e ha voluto salutare un suo allievo del seminario minore di Chieti, dove era padre spirituale. Assenti ingiustificati, al di fuori del sindaco di Lentella impegnato con le feste patronali, i sindaci che mettono gli autovelox sulla fondovalle Trigno. Onore al merito, invece, al vigile Domenico Profeta che è stato presente ai lavori. La nostra associazione è nata per sostenere le esigenze che venivano poste dai pendolari e da tutti coloro che attraversano la Trignina per lavoro o per altri bisogni, come l’ospedale di Vasto, gli uffici amministrativi. I nostri obiettivi: aumento del limite di velocità da 70 a 90 Km orari; l'impegno dell’Anas a rendere la strada più sicura con illuminazione delle corsie di accelerazione; migliorare la viabilità di alcune uscite troppo strozzate; impegno dei Vigili Urbani a non nascondersi per cercare di multare i cittadini; creare dei punti di attesa degli autobus». Per quanto riguarda gli autovelox 'imboscati' il presidente aggiunge: «La municipale deve essere un elemento di prevenzione, senza stare imboscata, con i velomatic dietro i guardrail. E le autovetture di servizio devono essere ben visibili. Chiediamo un impegno delle istituzioni nei confronti dell’Anas e della Prefettura. Se entro breve non ci verranno date risposte concrete e reali noi metteremo ’a ferro e fuoco’ la Trignina». La festa è finita, ci si avvia ad un autunno ’caldo’, denso di manifestazioni di protesta.
FOTOSERVIZIO di ERCOLE D'ERCOLE