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IMMIGRAZIONE, GIUSTIZIA ED ENERGIE RINNOVABILI I TEMI DELLA SECONDA GIORNATA DI INCONTRI E DIBATTITI ALLA FESTA DELL'IDV

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I temi dell’immigrazione, della giustizia e sicurezza e delle energie rinnovabili, al centro dell’agenda, ieri a Vasto, per la seconda tappa di incontri e dibattiti dell’IdV. Dopo i ‘fuochi di fila’ di interventi polemici, in particolare indirizzati verso il premier Silvio Berlusconi del giorno prima con protagonisti principali il leader Antonio Di Pietro ed il giornalista Marco Travaglio, hanno trovato spazio, sul palco di Palazzo d’Avalos, le relazioni dei vari Leoluca Orlando, Pino Arlacchi, Luigi De Magistris, Sonia Alfano, Gioacchino Genchi, Luigi Li Gotti, Salvatore Borsellino e Paolo Brutti. Per il ‘popolo’ dell’IdV i toni più alti si sono toccati nel pomeriggio, con l’appuntamento dedicato al tema, tanto caro, della giustizia. E qui, in particolare, sono stati De Magistris, Genchi e Borsellino, fratello del magistrato Paolo, a far innalzare la temperatura, all’interno del cortile ed all’esterno di Palazzo d’Avalos, con gli interventi regolati dal giornalista Peter Gomez. Il Lodo Alfano che, secondo i relatori, di fatto ha impedito la condanna di Berlusconi per corruzione ed il ’Piano di Rinascita’ della P2 hanno rappresentato il filo conduttore delle diverse accese relazioni e nel loro ambito in prima battuta. "Dobbiamo chiederci se nel Paese - ha rimarcato De Magistris - è in atto o meno l’applicazione di un disegno autoritario". E poi l’invito ai giovani: "Alziamo il livello dell’attenzione democratica e contestiamo il modello che vogliono affermare attraverso una vera e propria deformazione delle coscienze, con l’apparenza, il consumare avanti a tutto piuttosto che l’essere e il valore della persona". Gioacchino Genchi e Sonia Alfano si rivolgono in modo particolare proprio ai giovani, tanti, presenti in platea. "Servono rigore, moralità: questo vi chiede il popolo degli onesti", dice il consulente giudiziario e la giovane europarlamentare aggiunge: "Non addormentatevi ragazzi, non fatevi annacquare, lottate e resistete. A difesa della legalità, a difesa delle libertà costituzionali. E oggi, in questo Palazzo, tra di voi, davvero respiriamo aria di libertà". Trova anche il momento per una battuta, in mezzo ad un discorso pieno di calore e di fervore, Gioacchino Genchi. "Alla fine sono riuscito a scoprire che la gastrite che mi tormentava non era dovuta ad un’alimentazione sbagliata. Guardavo troppo ’Porta e Porta’ e allora ho smesso. Adesso sto meglio e sono pure dimagrito!". Ironia e risate ma anche crudezza e preoccupazione nell’analizzare lo scenario politico attuale ed un disegno che lo stesso Genchi (per il riscontro che ha avuto tra i presenti e per l’apprezzamento di Di Pietro chissà che non si profili per lui anche un impegno diretto in politica pur se l‘interessato smentisce) ha fatto iniziare con l’avvento di Berlusconi e la nascita di Forza Italia. E, riallacciandosi all’”ombra” della P2: "La persecuzione di Berlusconi nei confronti dei magistrati ed il disegno del sistema attuale si inseriscono perfettamente nel piano di rinascita democratica, anche oltre il sogno di Licio Gelli". Insomma, il premier è sempre nel mirino e a ’casa Di Pietro’ il tema è apprezzatissimo.
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