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LA RIPRESA E' CON IL FRENO 'TIRATO' NEL SETTORE INDUSTRIALE METALMECCANICO DEL VASTESE: ANCORA TANTE PREOCCUPAZIONI

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Da più parti, in questi primi giorni di post vacanze e di ripresa delle attività lavorative, si sente parlare di superamento del periodo di crisi più duro e di spiragli positivi in prospettiva. L'autunno alle porte, però, per quel che concerne il settore metalmeccanico nel Vastese, comparto nel quale impiegate diverse migliaia di lavoratori, sembra tutt'altro che una stagione di ripresa. E prevede mesi pesanti il segretario provinciale della Fiom-Cgil, Mario Codagnone. "I volumi produttivi - mette in evidenza - sono attualmente al 40-50 per cento, se confrontati con quelli di un anno fa". A preoccupare non è tanto la situazione del 'colosso' del settore, la Denso di San Salvo, quanto lo stato generale in cui versano diverse piccole e medie imprese. Per la Denso, infatti, il quadro generale è tutto sommato stabile e questo perché sia gli alternatori che i motori prodotti trovano buona collocazione sul mercato estero ed in modo particolare per la nuova Fiat Cinquecento fabbricata in Polonia. "Avremo comunque un quadro più completo e delle previsioni concrete per i prossimi 2 o 3 mesi nell'incontro con la proprietà di venerdì nel quale ci confronteremo sul contratto aziendale". Piccole e medie imprese invece in sofferenza. "Nel Vastese - conclude Codagnone - sono circa mille i lavoratori metalmeccanici in cassa integrazione". Scendendo nello specifico il segretario provinciale della Fiom-Cgil anticipa una richiesta di proroga del provvedimento per la Sider Vasto, mentre per la Robotec e la Girsud di Gissi è pronta la richiesta di cassa integrazione straordinaria dopo la fine dell'ordinaria.
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