Le 'voci' secondo le quali il posto dell'Italia dei Valori in Giunta non sarebbe riassegnato a Francescopaolo D'Adamo, già assessore alla Cultura e al Commercio nelle prime due Giunte Lapenna del percorso amministrativo a guida centrosinistra degli ultimi tre anni, con la pubblicazione, anche su questo sito, di alcuni articoli nei quali tale situazione, in attesa delle decisioni finali del sindaco, viene prospettata, trovano la reazione dello stesso protagonista. Scrive D'Adamo: "Per quale motivazione politica si sceglierebbe di sostituire un assessore che 'pare' si sia ben comportato ed abbia riscontrato ottimi consensi anche dal punto di vista elettorale?". D'Adamo poi chiede da dove esce questo possibile quadro dal momento che "da tempo a Vasto, vale a dire da quando si è dimesso il coordinatore cittadino Francesco Romanelli, non esiste un circolo e neppure una sede di un partito che soprattutto a Vasto riscuote ampi consensi. Il sindaco con chi si interfaccia? Premesso che alla data della sua elezione l’unico eletto per l’IdV è stato l’attuale ex assessore, lo stesso, è forse stato ascoltato da qualcuno? Che peso politico avrebbe il suo forzato allontanamento dall’amministrazione? Forse si pensa che i cittadini che lo hanno votato abbiano l’anello al naso? Penso che - continua Francescopaolo D'Adamo - l’eventuale sostituzione dell’assessore IdV emblematicamente rafforzerebbe il pensiero di coloro che non vanno a votare, poiché ritengono che le persone provenienti dalla società civile siano puntualmente sopraffatte dagli uomini di apparato, che sanno sguazzare nella palude della politica. Questo concetto per l’IdV sarebbe un pesante autogol. Una persona intelligente come il senatore Mascitelli non lo permetterebbe. Non permetterebbe mai che ad una persona che ha ben operato venga tolta una carica, guadagnata e difesa sul campo, senza una motivazione".