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CRISI DEL LAVORO NEL VASTESE: SI MOBILITANO I SINDACATI

a cura della redazione
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Domani 4 aprile 2006, con inizio alle ore 10 e termine intorno alle 13, presso la sala convegni del Centro Aldo Moro di San Salvo, le segreterie provinciali di Cgil, Cisl e Uil terranno un attivo dei quadri e delegati sul tema: ''La crisi del Vastese, rilancio della competitività territoriale''. ''Le difficoltà produttive sia di grandi gruppi come Denso e Golden Lady sia di altre piccole e medie aziende - si legge in una nota trasmessa dalle organizzazioni sindacali - stanno mettendo a rischio 1.000 posti di lavoro nel solo comparto industriale del comprensorio vastese. L'insostenibile assenza di politiche di sviluppo nei piani industriali di queste aziende rende preoccupante il futuro dei lavoratori e delle loro famiglie ed andrà ad incidere pesantemente sull'economia dell'intero territorio Vastese, che inizia a caratterizzarsi come una nuova emergenza produttiva ed occupazionale e che va ad aggiungersi a quelle, ormai patologiche, presenti nel Chetino-Ortonese e nel territorio di Guardiagrele. Affinché si ridetermini sviluppo ed incremento dell'occupazione è necessario che tutti i soggetti, istituzionali e di rappresentanza sociale, cooperino al fine di adottare politiche capaci di migliorare e valorizzare le specificità locali. Cgil, Cisl e Uil, nell'attivo di domani - aggiungono i segretari provinciali Michele Marchioli, Leo Malandra e Antonio Cardo -, approfondiranno i temi essenziali per rilanciare: lo sviluppo aziendale attraverso: l'innovazione di processo e di prodotto, la qualificazione della manodopera, il miglioramento dei servizi ed il supporto del capitale finanziario; la competitività territoriale attraverso il miglioramento: della formazione delle persone, delle infrastrutture, della logistica, della viabilità, del servizio e dei costi energetici, degli interventi consortili e distrettuali, della politica istituzionale sui grandi gruppi e della costituzione di un osservatorio auto-moto. Con l'attivo di domani - si conclude nella nota -, inoltre, prende avvio una lunga fase di mobilitazione necessaria a sostenere le rivendicazioni sindacali, a sensibilizzare la popolazione residente, a far redigere, alle aziende, piani industriali che prevedano gli investimenti necessari a differenziare e migliorare la produzione, ed a consolidare l'occupazione''.
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