L'Associazione Civica Porta Nuova di Vasto ha recentemente fornito alcuni
interessanti dati in materia ambientale, in particolare per ciò che attiene
all'inquinamento atmosferico. Tra l'altro si è soffermata sull'annosa
vicenda della Laterlite di Lentella, una ditta che produce argilla espansa
''con un forno rotante che è uno dei più grandi inceneritori di rifiuti
speciali pericolosi'' d'Italia. In maniera documentata, l'Associazione
Portanuova ha evidenziato che la Laterlite, a seguito di un contenzioso con
la Procura di Campobasso e la Regione Molise, ha avuto difficoltà negli
ultimi anni a gestire l'analogo impianto di Boiano e che quello di Lentella
ha accresciuto la quantità di rifiuti smaltiti, giungendo a incenerirne da
14.468 tonnellate del 2002 a circa 24.000 nel 2004; e che ora ha chiesto
alla Regione Abruzzo l'autorizzazione per ''alimentare allo stesso modo anche
una seconda linea di cottura'', che potrebbe far passare lo smaltimento
totale di rifiuti fino ad un tetto massimo di 60.000 tonnellate all'anno.
Dopo la nostra presa di posizione, in cui si apprezzava il contributo di
Porta Nuova e si evidenziavano i danni collaterali di tale attività al
paesagggio e alle infrastrutture, sono intervenuti altri soggetti, tra cui i
DS di Lentella, che hanno chiesto maggiore ''chiarezza'' sull'attività della
Laterlite, informazione adeguata ai residenti sui rischi dell'incenerimento,
preoccupazione per la crescente quantità di rifiuti smaltiti (''alcuni di
rilevante indice di pericolosità '') nonché una presa di posizione sulla
questione da parte dell'Amministrazione comunale di Lentella.
La risposta non si è fatta attendere. Il Sindaco di Lentella ha infatti
affermato in sintesi che ''i controlli ambientali compiuti sull'attivitÃ
della Laterlite s.p.a. dicono che tutto è nella norma'' (''Il Centro'' del
15.05.2005). Gli hanno fatto eco un consigliere provinciale ed uno regionale
della Margherita, i quali hanno parlato di ''risultati confortanti forniti
dal Consorzio Mario Negri Sud e sostenuto che la situazione al momento è
assolutamente sotto controllo e che bisogna evitare allarmismi perché è
dovere di tutti salvaguardare i livelli occupazionali'' (''Il Tempo'' del
17.05.2005).
Prese di posizione oltretutto non originali: per la ''nube tossica'' a San
Salvo, per le discariche che hanno accolto (senza essere adeguatamente
bonificate oltretutto) o accolgono rifiuti tossici, nocivi e speciali, per
l'inquinamento da traffico ecc. si è sempre detto che non bisognava fare
allarmismi e salvare i posti di lavoro; così è avvenuto per la Laterlite.
Con un elemento politico anch'esso confermato: e che cioè il partito della
difesa degli interessi legati allo stoccaggio e allo smaltimento dei rifiuti
di ogni tipo continua ad essere pienamente trasversale.
Nel caso della Laterlite, ci chiediamo, com'è possibile conciliare la
posizioni dei DS di Lentella con quelle della Margherita provinciale e
regionale?
Come si può vedere, la confusione è totale, cosa che non fa onore ai teorici
della programmazione ambientale né a quei partiti che da tempo gridano ai
quattro venti che il futuro della valle del Trigno come del restante Abruzzo
è legato alla biodiversità , ai percorsi tratturali, ai centri storici,
all'agricoltura biologica, all'agriturismo ecc., in altri termini alla
tutela e alla valorizzazione del suo variegato territorio montano, collinare
e della costa.