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CENTRO AUTISTICI DISTRUTTO DAL TERREMOTO, L'ACCORATO APPELLO DI GERMANA SORGE

a cura della redazione
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Pubblicato sul sito ansa.it a firma di Agnese Malatesta: "Il drammatico sisma del 6 aprile all' Aquila non ha solo distrutto case e famiglie. Ha anche spezzato abitudini e ritmi, vitali in alcuni casi. Come per gli autistici, gravi disabili psichici, per i quali la consuetudine di orari, presenze, contesti, è già una sorta di terapia. Dalla notte fatale, 18 fra bambini e ragazzi autistici aquilani e le loro famiglie non hanno garanzia di assistenza e cura. La sede del Centro che li segue (affianco alla chiesa di Collemaggio), gestito dalla Fondazione Il Cireneo onlus, è andata completamente distrutta. Un operatore, Michele Iavagnilio di 27 anni, è morto. I ragazzi sono disorientati dal nuovo contesto di riferimento, alcuni si sono ritrovati nelle tende, e manifestano crisi di aggressività (anche contro se stessi), insonnia, instabilità umorale. "Questi ragazzi - dice Germana Sorge, presidente della Fondazione che ha sedi anche a Vasto, Vasto Marina e Lanciano - sono incapaci di capire ciò che è successo, hanno bisogno di cure specialistiche. I loro genitori hanno bisogno di sostegno". "Sono sveglia praticamente dalla notte del terremoto. Ci siamo attivati subito - racconta Sorge - per accogliere nell'emergenza le famiglie e i loro figli che stanno trovando accoglienza a Vasto, da dove ora operiamo. Entro venerdì pensiamo di concludere questa operazione. Stiamo anche organizzando un sistema di sostegno psicologico per i genitori che non hanno neanche il tempo per piangere, costretti ad accudire i loro figli in preda a vari disturbi comportamentali, sbalzi di umore ed insonnia. In pochi minuti - aggiunge - il terremoto ha distrutto un lavoro di anni. E ci sono i ragazzi e le famiglie allo sbando". E' un dramma umano ma anche occupazionale quello del centro 'Il Cireneo': 57 operatori rischiano di perdere il lavoro. "Il 30 aprile - dice Sorge - termina il progetto-madre con l'Asl 4 dell'Aquila relativo alla cura e riabilitazione di bambini e ragazzi autistici e delle loro famiglie, 90 ragazzi seguiti in regione nel complesso". "Chi ci darà ascolto ora?" si chiede la presidente che ha lanciato un appello alle istituzioni per il rinnovo del progetto. "Vorrei capire cosa fare, ci sono 57 operatori, non so cosa dire loro e ci sono le famiglie che se non si seguono non sopravvivono". "Vogliamo andare avanti - continua ancora - chiediamo alle autorità regionali e nazionali di farsi carico di questo problema. Sappiano che ora siamo noi ad occuparci esclusivamente di queste persone. Il giorno di Pasqua abbiamo fatto in modo di tenere tutte le famiglie insieme, ma non è stato facile. Cosa succederà quando fra qualche giorno l'attenzione su di noi fisiologicamente si abbasserà?". L'obiettivo è far rinasce il centro all'Aquila, dedicarlo a Michele che era giunto nella capoluogo abruzzese per occuparsi di questi ragazzi e che ha perso la vita la notte del 6 aprile.
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