Andrea Di Cicco è uno studente vastese di 25 anni. All'Università di L'Aquila è iscritto alla facoltà di Economia e Amministrazione delle Imprese. Vive nel capoluogo abruzzese assieme ad altri due ragazzi di Avezzano, in un'abitazione al terzo piano di una palazzina in via Monte Terminillo, nelle vicinanze di piazza d'Armi. Adesso si trova a Città Sant'Angelo, nella casa della cognata, raggiunta questa mattina, poche ore dopo la terribile notte vissuta. Racconta così i concitati e drammatici momenti dalle 3.32 in poi. "Già ieri sera c'erano state altre due scosse particolarmente intense, intorno alle 10.30 ed alla mezzanotte. Quella delle 3.30 è stata tremenda. Mi sono svegliato di soprassalto, tremava tutto. Il primo pensiero è stato di mettermi sotto al letto. Poi ho preso una giacca e mi sono precipitato per le scale assieme ai miei compagni. C'era tanta polvere, si sentivano urla. Sotto già diversa gente si era radunata in strada". La palazzina dove vive, di recente realizzazione, non è crollata ma ha subito comunque evidenti lesioni. "Tutti ci siamo immediatamente resi conto di quanto fosse grave la situazione. Mi sono messo poi in contatto con mio fratello Piergiorgio che lavora a Sulmona ma vive a L'Aquila con la sua famiglia ed abbiamo deciso di lasciare la città . Siamo partiti questa mattina. Erano più o meno le 7. L'autostrada era chiusa, così abbiamo dovuto percorrere delle arterie interne. Lo scenario era irreale. Purtroppo ci sono tanti morti, è una tragedia immensa. Presto farò ritorno a Vasto".