Dodici richieste di rinvio a giudizio per il caso La Rana a Vasto: il Gup del Tribunale di Bari Nettis ha così disposto, questa mattina, relativamente alla vicenda processuale che vede coinvolto l'ex pm vastese, Antonio La Rana, attuale procuratore generale della Corte d'Appello di Campobasso, ed altre undici persone, a vario titolo indagate. La prima udienza, davanti al Tribunale Collegiale Penale del capoluogo pugliese si terrà il prossimo 6 marzo 2009. A distanza di quasi cinque anni dall'avvio delle indagine, innescate dalla cosiddetta 'vicenda ombreggi', e da una ripetuta serie di differimenti delle varie udienze, proprio per la complessità della questione, la 'palla', dunque, passa al primo grado di giudizio. E a nulla sono valsi precedenti pronunciamenti che, secondo alcuni dei legali dei vari coinvolti, ed in prima battuta l'avvocato Rizzo di Campobasso che difende il magistrato, avrebbero in qualche maniera 'sgonfiato' il carico di accuse pendente nei confronti di La Rana. A conclusione della prima serie di indagini fu il pm Marco Di Napoli della Procura di Bari, competente per territorio, a chiedere il rinvio a giudizio per La Rana, ipotizzando a suo carico i reati di tentata concussione, in relazione ad una presunta richiesta per la nomina di un professionista ai vertici del Coasiv, il favoreggiamento, l'abuso d'ufficio per le inchieste istruite in qualità di pm alla Procura di Vasto sul Prg e sulla ristrutturazione dei Palazzi Scolastici di Corso Italia durante l'amministrazione Tagliente, il concorso nella violazione di sistemi informatici e nella rivelazione del segreto d'ufficio. Interferenze nell'attività amministrativa e giudiziaria in città , dunque, il senso dei rilievi. Per favoreggiamento il rinvio a giudizio ha riguardato Silvio De Vincentiis, Mariarosa Catania, Piero Cunicella, Stefano Moretti, Angiolino Fanale, Giuseppe Di Risio, Ciro D'Augelli, Luigi Malandra, Silvia Celenza, il giornalista Giuseppe Forte, attuale presidente del Consiglio comunale a Vasto, e Giovanni Petroro. Un procedimento nel quale sono parte offesa, tra gli altri, il consigliere regionale Giuseppe Tagliente e due ex amministratori comunali, l'ex assessore all'Urbanistica Nicola Mastrovincenzo e l'ex vicesindaco Giovanni Bolognese. Gli stessi che sono indagati in altri procedimenti dove il magistrato vastese è parte offesa. Per l'avvocatessa Marisa Berarducci, difensore di Cunicella e Fanale, la decisione del Gup Nettis è stata presa con una cosiddetta 'formula di stile'. Per la complessità delle contestazioni, in pratica, il giudice ha ritenuto necessario il rinvio a giudizio così da far compiere ulteriori approfondimenti. Non ha tenuto conto, però, evidenzia, di precedenti pronunciamenti di altri Tribunali, favorevoli ad un suo assistito ed allo stesso La Rana. II magistrato, per fare chiarezza sull'intera vicenda, aveva in precedenza rinunciato alla prescrizione per alcuni dei reati contestatigli.