Ha per titolo ''I segni dell'emigrazione. L'Italia dall'emigrazione all'immigrazione'' ed è la prima opera multimediale che è stata pubblicata sull'epopea dei migranti italiani nei cinque continenti. L´opera è stata fortemente voluta dalla giornalista di Rai International, Tiziana Grassi (che nel 2007 ha ricevuto a Vasto il Premio Cultura Histonium), e dall´antropologa Catia Monacelli, direttrice del Museo dell´Emigrazione di Gualdo Tadino, con la collaborazione di Giovanna Chiarilli, giornalista e sceneggiatrice. Secondo la volontà delle autrici, il lavoro multimediale intende rappresentare un´opera fortemente divulgativa, organizzata per ''segni'', nella doppia valenza di ''segni-simboli'', nodi problematici dell´emigrazione, come la nave, il treno, la lettera, la valigia, le rimesse, il cinema, l´alimentazione, la toponomastica, la spiritualità , la musica, e di ''segni'' come lacerazioni profonde che l´emigrazione traccia nei soggetti che l´hanno vissuta. Un capitolo è completamente dedicato alla ''donna'', protagonista silenziosa della storia dell´emigrazione e un altro agli Italiani d´America a rappresentare tutti gli italiani che nel corso di un secolo hanno cercato nella loro personale ''America'' un futuro che l´Italia sembrava negare. Particolarmente copiose sono le sezioni dedicate al materiale fotografico, concesso dalle principali istituzioni che da sempre operano accanto alle nostre comunità all´estero, mentre molti ''testimoni'' dell´emigrazione hanno voluto affidare a quest´opera foto e documenti per condividere un passato con quanti hanno percorso la stessa strada della partenza. Nell´opera c'è tanto Abruzzo e sono tanti anche gli Abruzzesi tra autori dei testi e protagonisti nei Paesi d'emigrazione. Sono da segnalare, in particolare, i contributi di Elio Carozza, Segretario generale del CGIE (Consiglio Generale degli Italiani all'Estero), abruzzese emigrato in Belgio; di Luigi Alfiero Medea sull'emigrazione vastese in Australia (il prof. Medea ha richiamato soprattutto l´impegno del comm. Silvio Petroro, Presidente dell´Associazione ''Pro Emigranti'', nella raccolta del materiale per la pubblicazione del volume ''Le storie dei nostri emigranti''); di Carmelina Taraborrelli Cimini sull'emigrazione abruzzese in Svizzera; di Walter Potenza, sul successo della gastronomia abruzzese in America; di Antonio Ranalli, sulla vicenda letteraria di Pascal D'Angelo; di Simona Andreassi e Gaetano Quagliarella, sulla canzone di Francesco Paolo Votinelli ''Uaste bbelle terra d'eure'', diventata inno dei Vastesi nel mondo.
Nella foto emigranti vastesi a Perth (La famiglia Celenza).