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LA ''LEZIONE'' DI FRANCESCA, PAOLO E MICHELINA...

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Centinaia di persone questa mattina hanno voluto rendere l'ultimo omaggio a Francesca Piccirilli. Diciotto intensi anni vissuti allo stato vegetativo per un 'dispetto' di madre natura che ha voluto fare al suo corpo fragile. In tanti per testimoniare, come comunità, il loro grazie ai suoi genitori, Paolo e Michelina, che con grande coraggio l'hanno amorevolmente assistita in questi anni con l'aiuto degli altri figli Luigi, Antonio e Caterina e dei parenti. Moltissimi giovani, con in mano una rosa candida, per accogliere la piccola bara bianca nella chiesa di Santa Maria Maggiore. Commozione per una famiglia che ha saputo dimostrare la capacità di accoglienza nel mistero della speranza cristiana. In un'epoca dove l'egoismo sembra diventare lo stile di vita imperante l'esperienza della famiglia di Francesca ha insegnato nel silenzio che ci sono valori fondati sull'amore e sull'aiuto vicendevole. Uno schiaffo alla cultura edonista. E parole soavi sono state pronunciate dal parroco, don Decio D'Angelo, in atteggiamento ''condolente ma con il sorriso nel cuore''. Il celebrante ha rivolto il suo pensiero a Paolo e Michelina che hanno accettato la loro piccola come dono di Dio. ''Francesca ci sorride dal cielo. E' stata liberata dal corpo ed è testimone della resurrezione. La morte è cinica, violenta, cattiva. Vostra figlia ha comunque vissuto in questi anni, ora la sua anima è uscita dal suo corpo ed è tornata da Dio libera da ogni handicap''. Libera da ogni limite fisiologico. Addio e grazie a Paolo e Michelina, a tanti come loro che hanno avuto il coraggio di accettare una vita così unica quanto straordinaria. Con dignità... Una lezione per tutti noi.
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