Antonio Di Pietro, present oggi a Pescara, ha ribadito che L'Italia dei Valori andrà avanti con la candidatura di Carlo Costantini alla presidenza della Regione Abruzzo alle prossime elezioni, candidatura annunciata in occasione della Festa nazionale dell'IdV tenutas a Palazzo d'Avalos a Vasto. L'ex ministro ha inoltre sottolineato come il partito sia aperto ad alleanze con altre forze politiche che, però, condividano candidato e programma. ''La candidatura di Carlo Costantini non è un atto di prepotenza ma di responsabilità - ha rimarcato Di Pietro, spiegando di aver già espresso il suo pensiero a Marini e Veltroni - e la proposta dell'Italia dei Valori, che si basa sulla discontinuità rispetto al passato, non è negoziabile. Non vogliamo imporre niente a nessuno - ha aggiunto - ma non possiamo far sì che ci costringano col ricatto, dicendoci che se non stiamo con loro si perde. Non è vero, poi, che noi non vogliamo dialogare''. Di Pietro è tornato a ribadire l'''identikit'' dei candidati, che non possono essere indagati, e ai quali si chiederà di mostrare il ''certificato elettorale, quello penale e quello di carichi pendenti''. Centrale, poi, la condivisione del programma che sarà di ''estremo rigore, di lotta agli sprechi, agli sperperi, alle guarentigie, e basato sul rilancio dello sviluppo industriale e delle infrastrutture, ad esempio. Se ne discuterà - ha annunciato - in una prossima assemblea programmatica''. Il leader dell'Idv ha infine criticato duramente l'atteggiamento dell'Udc, che ha definito ''una formazione politica terzista, che un giorno sta con uno e un giorno con l'altro. Non vogliamo sostenere - ha concluso - la rincorsa disdicevole all'Udc, una sorta di 'signora di facili costumi' che si siede una volta di qua e una volta di là , per vedere chi offre di più. Io non offro nulla. No, dunque, al meretricio politico''.