Le ha pronunciate gioved scorso, il direttore generale della Asl Lanciano-Vasto Michele Caporossi, le parole che hanno riportato in auge la questione relativa alla realizzazione del nuovo ospedale comprensoriale di Vasto, già previsto nell'area di località Pozzitello, al confine con San Salvo. ''Occorrono complessivamente 95 milioni di euro per dare concretezza al progetto - ha ricordato il manager - e di questi ce ne sono circa la metà individuati, 45 milioni, soldi che comunque sono solo sulla carta fino a quando non verrà sottoscritto l'accordo di programma tra il Governo nazionale e la Regione Abruzzo''. Soldi solo sulla carta, dunque. Altro che ''ospedale due anni chiavi in mano'', frase di 'saliniana memoria' (nel 2001 l'allora assessore regionale di centrodestra alla Sanità, Rocco Salini, disse questo in un convegno al Centro Servizi Culturali di via Michetti relativamente ai tempi per la costruzione). L'unica certezza, al momento, è dunque la localizzazione del futuro presidio ospedaliero e la disponibilità dei terreni nel patrimonio della Asl Lanciano-Vasto, ceduti dal Comune nei mesi scorsi. Per il resto ci sono le speranze, anche e soprattutto di Caporossi che conta di far sbloccare l'impasse, confrontandosi direttamente con il da poco nominato commissario regionale alla Sanità, deciso direttamente dal Governo Berlusconi, Gino Redigolo. E intanto, inevitabili, arrivano le prime polemiche a riguardo. A sollevarle l'ex portavoce e consigliere nazionale dei Verdi, Ivo Menna, che chiama in causa il centrosinistra che oggi amministra Vasto ricordando le 'battaglie' negli anni passati condotte contro la localizzazione del nuovo ospedale a Pozzitello. ''Si avvera - dice Menna - la nostra previsione e quella di migliaia di cittadini contrari ad un'opera faraonica e dispendiosa. Il Comune ha dovuto sborsare per quei terreni un milione e trecentomila euro per passarli alla Asl, un vero sperpero di denaro. A cosa serviranno quei terreni se non sarà più possibile costruirci l'ospedale? Chiediamo conto, come cittadini vastesi e come soggetti politici, a chi oggi amministra, quando in passato si era impegnato ad impedire una realizzazione scriteriata, se intendono giustificarsi e chiedere scusa alla città. Tra poco - conclude Menna - all'approssimarsi delle elezioni regionali, molti di questi torneranno a chiedere la fiducia dell'elettorato sperando che questo abbia dimenticato o perso la memoria, cercando di convincerli del contrario, mentre la destra potrà attribuire tutte le responsabilità del fallimento-Pozzitello al centrosinistra''.