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TUTELA COSTA TEATINA, I DUBBI DEI VERDI DI VASTO

della redazione
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Sono diversi i punti ''oscuri'' che caratterizzano la vicenda dell'ex tracciato ferroviario lungo la Costa Teatina. Li hanno messi in risalto, questa mattina, nel corso di una conferenza stampa, Claudio Zimarino e Ivo Menna, dell'associazione comunale ''Alex Langer'' dei Verdi di Vasto. Il primo aspetto controverso è il protocollo d'intesa con Rfi, la società proprietaria delle aree dismesse. ''Non è chiaro - hanno sottolineato Zimarino e Menna - se questo protocollo, con il quale Rfi si impegnerebbe a cedere le aree in questione ai comuni interessati, è stato firmato e se così non fosse perché sono trascorsi dieci mesi dalla formulazione dello stesso protocollo? Non è chiaro ancora se la stessa Regione abbia firmato questo protocollo''. Altro punto il costo, stimato in 18 milioni di euro (quasi 300.000 euro ad ettaro), per l'acquisto dell'area dell'ex ferrovia. Costo ritenuto esorbitante dai Verdi. Tanti i dubbi, poi, sulla proposta di istituire una riserva naturale lungo l'ex tracciato. ''Strumento poco idoneo quello della riserva, data la limitata valenza naturalistica dell'area in questione. Se di riserva bisogna parlare occorrerebbe quantomeno ampliare il perimetro della ristretta fascia di terreno''. I due esponenti vastesi dei Verdi, poi, pongono l'accento sul fatto che una previsione di tutela della fascia costiera è già prevista nella legge regionale 38/96 (varata dal centrosinistra ma mai applicata). ''La Regione - rimarcano Claudio Zimarino e Ivo Menna - deve elaborare un progetto speciale territoriale, per porre le basi per una concreta tutela paesaggistica e per evitare un'aggressione speculativa del territorio va subito approvata una legge che imponga il blocco del rilascio di ulteriori concessioni edilizie o dell'approvazione di piani di lottizzazione od altri piani particolareggiati nella fascia di 300 metri dalla costa, in attesa dell'adozione del citato progetto speciale territoriale''. Una critica ''interna'', alla fine. Nel mirino c'è il consigliere regionale dei Verdi Walter Caporale che ha nei giorni scorsi presentato una nuova proposta di legge per l'istituzione della riserva naturale. ''Colpisce il fatto - concludono i Verdi di Vasto - che il consigliere in questione abbia firmato poco meno di un mese fa la proposta dell'assessore regionale Caramanico per poi unirsi al coro delle critiche nei confronti della stessa proposta appena qualche giorno dopo. Caporale, poi, non ha ritenuto di confrontarsi coi Verdi del territorio, nè accogliere le indicazioni di un'associazione come Legambiente. I Verdi di Vasto non condividono tale atteggiamento ondivago e superficiale in una questione di massima rilevanza ambientale''.
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