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Erosione a Vignola, il progetto del Comune di Vasto va motivato

La decisione del Comitato regionale per la valutazione di impatto ambientale (Ccr-Via)

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Il Comune di Vasto deve “motivare adeguatamente la scelta progettuale” in merito all’erosione costiera di Vignola. Lo ha deciso il Comitato regionale per la valutazione di impatto ambientale (Ccr-Via) che, dopo aver preso atto della documentazione inviata dall’ente, ha concesso dieci giorni per la presentazione della documentazione richiesta. Termine che decorre dalla pubblicazione del parere rilasciato nella seduta del 27 giugno.
 
Nell’ambito del procedimento si è registrata l’audizione di Antonio Mercorio. Il presidente del Comitato Litorale Vivo ha evidenziato l’esistenza di una delibera regionale del 2017 che prevede alternative progettuali non considerate nel progetto del Comune, quali l’intervento di ricostruzione della duna costiera, rimarcando che è in corso un procedimento al Tar di Pescara, al quale il Comitato si è rivolto. Gli esperti del Comitato regionale hanno ritenuto opportuno approfondire le scelte progettuali per poterne verificare la compatibilità con il piano di difesa della costa che per la baia di Vignola prevede “interventi finalizzati a valorizzare le componenti naturalistiche ed ambientali presenti”.
 
Dopo aver promosso nei mesi scorsi diverse iniziative, fra cui un coreografico flash mob in mare con una settantina di surfisti e un convegno, il Comitato Litorale vivo, che annovera al suo interno un gruppo di surfisti, ha deciso di percorrere la strada del ricorso amministrativo. Nel mirino del sodalizio non sono finite solo le barriere soffolte che dovranno essere realizzate a Vignola “in un’area dove era prevista la ricostruzione della duna costiera per contenere l’erosione”, ma soprattutto la procedura che, secondo i ricorrenti, “ non ha preso minimamente in considerazione le osservazioni presentate ed è stato approvato ed affidato in appalto prima della conclusione della procedura Vinca”.
 
Per il Comitato il Comune ha approvato un intervento destinato “ a mutare definitivamente Vignola compromettendone tutte le peculiarità”. Il progetto, redatto dall’ingegner Alessandro Mancinelli, prevede il posizionamento di barriere di rocce artificiali (frangiflutti) in una zona del litorale caratterizzata anche dalla unicità delle proprie onde che l’hanno resa famosa a livello nazionale ed internazionale nel mondo sportivo e che sono un punto di eccellenza per gli amanti del surf.
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