Discriminazioni, sempre odiose, ma ancor di più lo diventano quando a rendersi responsabile di tali comportamenti è addirittura un'istituzione pubblica, come la Provincia di Chieti. ''I viaggi della Provincia'', l'iniziativa turistica promossa dall'amministrazione provinciale per collegare, sul filone della promozione turistica, la costa adriatica all'entroterra, è stata bollata, senza troppi eufemismi, come ''blindata per chi ha problemi motori, disabili, anziani o semplici infortunati e mamme con bimbi nei passeggini''. La sonora bocciatura, che ha anche il senso di una pubblica denuncia, arriva da Simona Petaccia, presidente dell'associazione ''Diritti Diretti onlus''. ''Attratta dall'idea di partecipare a ''I viaggi della Provincia'' organizzati dalla Provincia in collaborazione con l'azienda ''Sangritana'' per promuovere natura, arte, storia e gastronomia del Chietino a bordo di accoglienti autobus - ha raccontato - ho chiamato per prenotare il mio posto e ho scoperto che questi colorati mezzi di trasporto sono inaccessibili per chi ha problemi motori, disabili, anziani o semplici infortunati e mamme con bimbi nei passeggini. Un'altra edizione della lodevole iniziativa promozionale non ha quindi preso in considerazione tali categorie di turisti - continua amareggiata la portavoce dei diritti dei 'diversamente abili' - La nostra associazione è stata costituita per promuovere l'idea che 'stato sociale' non significhi carit... ma libertà e diritti concreti per le categorie svantaggiate''. E in chiusura non manca l'affondo caustico: ''Promuovere l'integrazione sarà , però, un compito difficile in un territorio nel quale si organizzano ancora iniziative per chi ha problemi e altre per chi non ne ha''.