È di oltre 29.000 euro il valore delle 663 banconote false sequestrate nel corso del 2023 dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Chieti, a seguito di attività dirette alla sicurezza in materia di circolazione dell’euro ed al contrasto del fenomeno del “Falso monetario” che, in rapporto all’anno precedente, evidenzia un costante aumento del fenomeno (+13%).
Tra le banconote false sequestrate quelle con taglio da 50 euro (415 esemplari, per un valore di 20.750 euro) sono le più “scambiate”, seguite da quelle da 20 euro (195, per un corrispondente valore pari a 3.900 euro), da 100 euro (42 biglietti, per un corrispondente valore pari a 4.200 euro), da 10 euro (9 biglietti, per un corrispondente valore pari a 90 euro), ed anche, con 1 solo pezzo, da 200 euro e da 5 euro.
I Comuni maggiormente interessati al fenomeno sono risultati quelli di Vasto, San Salvo, Lanciano, Chieti e San Giovanni Teatino ed i reati, al momento a carico di ignoti, sono stati segnalati alle Procure di competenza.
Le banconote oggetto del sequestro da parte del Nucleo di polizia economico-finanziaria sono essenzialmente riconducibili a quelle:
- spese presso i grandi centri commerciali ed esercizi della grande distribuzione, nonché i vari supermercati locali e gli Autogrill presenti sull’autostrada con annessi distributori stradali, aventi sede in questa provincia e ritirati dagli Istituti di Vigilanza;
- versate presso la “cassa continua” degli Istituti di credito.
Un significativo supporto alle indagini arriva anche dalle sinergie attuate con il Centro Nazionale Analisi (C.N.A.) della Banca d’Italia, che rimette periodicamente al Comando Provinciale le banconote già riconosciute false e sulle quali vengono esperiti approfondimenti investigativi utili a rilevare potenziali collegamenti con episodi criminosi che hanno interessato la provincia di Chieti.
Il compito di vigilanza sul particolare settore è stato affidato al Corpo dal Decreto Legislativo 19 agosto 2016, n. 177, nella duplice funzione di polizia economico - finanziaria e di polizia giudiziaria, volta alla ricerca, prevenzione e repressione dei reati contro la “fede pubblica” e “della falsità in monete, in carte di pubblico credito e in valori bollati” del codice penale, a corollario di una generale salvaguardia del risparmio dei consumatori e del sistema finanziario.
Gli approfondimenti operativi delle Fiamme Gialle teatine, ora, saranno finalizzati a ricostruire l’intera filiera del falso per individuare le eventuali ipotesi di reato connesse, quali la truffa e il riciclaggio.
Il Comandante Provinciale - Col. Michele Iadarola - nel precisare che i metodi di contraffazione scoperti hanno evidenziato una sempre maggiore tecnologia attraverso il ricorso a sofisticate strumentazioni, invita ad avere sempre alta l’attenzione nella ricezione/spendita delle banconote, anche senza tralasciare quei minimi segni sulle stesse che possano celare tanto un’abile quanto grossolana falsificazione.