Un sos per le Scuole al collasso. Lo lancia il prof. Davide Desiati, segretario territoriale della Cisl-Scuola di Chieti.
''Le scuole pubbliche statali di ogni ordine e grado - sottolinea Desiati - vedono annualmente diminuire le risorse finanziarie assegnate dal Ministero, sia le cosiddette spese di funzionamento sia quelle a sostegno della didattica. I dirigenti scolastici ed interi Collegi dei docenti, che vedono a rischio l'attuazione del Pof, lanciano grida di allarme e denunciano le crescenti difficoltà di garantire l'ordinaria gestione della vita e dell'attività delle scuole''. Ma qual è stata la diminuzione in percentuale della somma di 1.764.780,00 euro, stanziata nel 2002 per il funzionamento amministrativo e didattico delle istituzioni scolastiche della Provincia di Chieti? Risponde Desiati: ''Ecco le cifre e le percentuali: 1.104.840,00 euro nel 2003 (-37 per cento), 1.285.000,00 nel 2004 (-27 per cento), 933.738,00 nel 2005 (-47 per cento), 560.000,00 circa nel 2006 (-68 per cento)''. Ma se lo Stato taglia, chi paga le spese? Desiati è perentorio: ''Inevitabilmente le famiglie. Dopo che le scuole hanno tagliato e razionalizzato tutto il possibile, il ricorso alla richiesta di contribuzione delle famiglie per fronteggiare alcune esigenze minime inderogabili di funzionamento appare inevitabile''. ''Sempre più spesso - aggiunge Desiati - abbiamo notizia di insegnanti che, nonostante il livello della propria retribuzione, a proprie spese acquistano materiale didattico o pagano fotocopie per i propri allievi. E' una situazione indegna e indecorosa''.
''La Cisl-Scuola - conclude il segretario territoriale - si è attivata, a livello nazionale, per la messa a punto di una urgente e incisiva iniziativa unitaria, estesa al coinvolgimento anche delle famiglie e della più vasta opinione pubblica, per richiamare i soggetti politici ed istituzionali sulla gravità della situazione determinata dai reiterati tagli e per garantire alle scuole le risorse necessarie al loro ordinario ed efficace funzionamento''.