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Manifestazione per chiedere l’azzeramento delle liste d’attesa in Neuropsichiatria

Iniziativa lanciata dall’associazione Asperger Abruzzo

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Era il lontano marzo 2023 quando Asperger Abruzzo lanciò la manifestazione davanti alla sede della Dirigenza ASL02 a Chieti. 
Allora, per avere un primo appuntamento presso la Neuropsichiatria, occorrevano 9 mesi di attesa. Si tenne un incontro con il Direttore Generale Thomas Schael che promise di adeguare il necessario reparto della sanità psico-fisica dell'infanzia e dell'adolescenza.
All'epoca la Neuropsichiatria di Atessa aveva solo 7 stanze compresa la sala giochi per intrattenere i piccoli pazienti in attesa di visita e non bastavano per il personale, quindi il Direttore ci concesse 3 stanze in più che non sarebbero bastate per sempre ma che avrebbero permesso agli operatori presenti di lavorare.
Il personale era composto da 2 Neuropsichiatri, 2 Psicologhe, 1 Assistente Sociale e 1 Infermiere.
Asperger Abruzzo ha disdetto la manifestazione sulla promessa del Direttore di adeguare il reparto e ad oggi, dopo 8 mesi abbiamo:

4 Neuropsichiatri
5 Psicologhe
2 Infermiere
1 Assistente Sociale

Il personale è salito a 12 componenti su 10 stanze di cui una sala giochi necessaria perché non si può valutare un bambino in crisi da attesa.
La lista d'attesa si è chiusa completamente a settembre 2024, non c'è più possibilità di prenotare una prima visita.
I bambini che hanno fatto una prima visita e che devono fare i test per le valutazioni devono attendere un minimo di 6 mesi per iniziare i test.


A conti fatti, per riuscire ad avere una diagnosi in Neuropsichiatria, ci vogliono circa due anni, in Abruzzo, dove la politica dice di essere sensibile e attenta verso le diagnosi precoci e gli interventi tempestivi e precoci, per intraprendere un percorso terapeutico c'è un'attesa di oltre 1 anno. Dai sintomi all'intervento terapeutico passano circa 3-4 anni.
Ad Atessa, quando si varca il reparto con il cartello "Neuropsichiatria ASL02 Lanciano Vasto Chieti", sulla sinistra le prime 3 stanze che si incontrano sono state dedicate agli interventi di chirurgia ambulatoriale nonostante al secondo piano vi siano tantissime stanze completamente vuote, vorremmo sapere perché non spostano i due lettini e le due scrivanie della chirurgia ambulatoriale al secondo piano permettendo così alla Neuropsichiatria di lavorare dignitosamente, ma ormai nessuno ci da più risposte. 
Basta il personale in Neuropsichiatria? Certo che no, infatti le liste sono ormai chiuse ad oltre un anno di attesa, se chiamate il CUP non vi danno possibilità di prenotare nuove visite. Chi legge potrebbe pensare che forse non ci sono i fondi per implementare il personale, in realtà i fondi ci sono e ci sono stati, il Ministero competente ha messo a bando i fondi per implementare le Neuropsichiatrie d'Italia ma la nostra ASL non ne ha fatto richiesta, quindi abbiamo chiesto il perché in una lunga mail al Direttore Generale ma non ci è stata data risposta, e intanto i bambini attendono lungo tempo che non hanno.
Se non c'è abbastanza personale e non si può assumere il personale necessario per sbloccare e far defluire la lista d'attesa per le valutazioni dei bambini che devono rivolgersi alla Neuropsichiatria, abbiamo chiesto ancora al Direttore Generale, quale fosse la necessità di pagare una sumaista Neuropsichiatra nel Distretto di Vasto che non lavora in sinergia e cooperazione con la Neuropsichiatria e che da anche appuntamenti per visite a bambini che hanno già un appuntamento presso la Neuropsichiatria, ma non ci è stata data risposta.

In merito alla Neuropsichiatra del Distretto di Vasto, abbiamo chiesto al Direttore Generale se l'intento sia quello di frammentare rovinosamente la Neuropsichiatria assumendo personale per ogni Distretto come un tempo, ma non ci è stata data risposta.
Abbiamo ancora chiesto a cosa serva una Neuropsichiatra senza un team, in un Distretto, ma neanche a questo abbiamo ottenuto risposte.
Siamo tornati ai tempi del silenzio sul bene pubblico trattato come fosse un'azienda privata, a proprio piacimento, anche senza senso, spendendo soldi pubblici come fossero caramelle autoprodotte e nel frattempo i bambini restano abbandonati ad un destino macabro.
Asperger Abruzzo e le sue famiglie non intendono più attendere ulteriore tempo, tempo che i nostri bambini non hanno e che non porta ad altro se non al peggioramento delle loro condizioni psicofisiche, ormai senza speranze.
E' per questo motivo che abbiamo deciso di dare vita a ciò che avevamo lasciato in stand-by a marzo, un dovere di civiltà, una manifestazione il giorno 6 novembre 2023 alle ore 10:00 davanti all'Ospedale Santissima Annunziata a Chieti, sul marciapiede difronte alla sede della Dirigenza della ASL2, all'altezza della Palazzina Sebi e questa volta non rimanderemo più nulla nemmeno se in tempi record arriverà personale valido e qualificato, perché non possiamo sempre minacciare manifestazioni per ottenere qualcosa e perchè i nostri bambini non hanno tempo, ma soprattutto perché è inaccettabile vedere una ASL che non si attiva davanti ai fondi elargiti dal Ministero che potrebbero sanare la voragine che ha risucchiato il futuro dei bambini di questa provincia.
Asperger Abruzzo invita tutti, famiglie e persone sensibili alla tematica, politici, Sindaci responsabili della salute dei propri cittadini, associazioni di categoria, nonni, tutti quanti vogliano vedere i propri soldi spesi per le tasse utilizzati per i servizi che ormai non abbiamo più.
Non lasciateci soli, i bambini non hanno tempo.

Questa sarà la prima di una serie di manifestazioni che saranno organizzate davanti agli organi competenti che ci hanno lasciati soli e abbandonati ad un destino inaccettabile e che siamo costretti a cambiare.

Marie Helene Benedetti, Presidente dell'associazione Asperger Abruzzo

 

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