Si è tornati in tribunale a Vasto per l’udienza preliminare sulla tragedia del 21 dicembre 2020 in cui morirono tre lavoratori nello stabilimento a Casalbordino della Esplodenti Sabino, rinviata il giorno dopo la tragedia del 13 settembre scorso in cui sono morti 3 lavoratori per impedimento di uno degli indagati.
«Diametralmente opposte a quelle accertate dal pm» le conclusioni delle perizie presentate dagli avvocati delle difese, hanno dichiarato i legali all’uscita dal tribunale. L’accusa della procura è cooperazione colposa in omicidio colposo «per colpa generica cagionata dalla negligenza, imprudenza e imperizia, e per colpa specifica, consistita nella violazione di diverse norme antinfortunistiche». I legali Augusto La Morgia, Arnaldo Tascione, Alessandra Cappa, Francesco Tascione, Sergio Della Rocca, Marco Spagnuolo, Michele Sonnini e Stefano Vitale hanno presentato una perizia secondo cui se ci fu imperizia sarebbe avvenuta da parte dei lavoratori.
Il giudice per le udienze preliminari Anna Rosa Capuozzo ha, quindi, stabilito di affidarsi ad una perizia terza che accerti le cause dell’esplosione di quasi tre anni fa. Si tornerà in aula il 12 ottobre quando verrà affidato incarico per questa super perizia.