Il bilancio del terremoto in Marocco è sempre più drammatico, sono ormai oltre mille i morti accertati. Giungono rassicurazioni sulle condizioni degli italiani presenti nel Paese nordafricano, almeno 200 i turisti a cui si aggiungono coloro che per altri motivi vi soggiornano o vivono. Tra loro c’è anche Lucia Valori, presidente dell’associazione culturale MeD di Casalbordino e sposata da quattro anni con Faysal Alami. 

Lucia da anni pubblica su Facebook un diario della sua vita in Marocco, «Un’Italiana in Marocco». Quaranta minuti dopo la mezzanotte ha scritto un primo post per rassicurare sulle loro condizioni: «Terremoto avvertito poco fa molto forte qui a Marrakech, noi stiamo bene hamdulillah. Speriamo non ci siano danni». Alle 2 e 47 di una notte lunghissima, come chi è abruzzese ricorda da quella maledetta notte del 6 aprile 2009, i cellulari stavano per scaricarsi, «A Gueliz tutto regolare. Nessun black out. Io e mio marito siamo in macchina, molta gente per strada, ma tutto tranquillo, grazie a Dio. In medina ci sono purtroppo danni ma, speriamo, non rilevanti» il secondo post di Lucia Valori. 

Questa mattina, quando ormai le luci dell’alba stavano cedendo il passo alla giornata, sul diario social «Un’Italiana in Marocco» è stato pubblicato un aggiornamento più dettagliato. Questo il testo. «L'alba limpida di Marrakech saluta il nuovo giorno dopo il panico di ieri sera.Vi ringrazio per i numerosi messaggi e per l'affetto.Ci siamo spaventati parecchio ma abbiamo da subito avuto la percezione che Marrakech fosse stata miracolata. Un sisma di tale intensità avrebbe potuto radere al suolo la città. I danni in medina ci sono, ma poteva andare molto peggio. Purtroppo, seguendo i notiziari, apprendiamo di numerose vittime nelle zone dell'Alto Atlante, prossime all'epicentro. E la tristezza è tanta pensando a quei volti spesso incontrati nei tour.  Preghiamo per le vittime e per tutto il Marocco». 

Conosciuta per l’attività culturale di MeD e l’attività turistica del marito Faysal, Lucia Valori in queste ore sta diventando uno dei punti di riferimento anche per la stampa italiana (tra cui SkyTg24) che sta cercando di avere notizie e testimonianze dal Marocco. Questo il suo racconto all’agenzia stampa La Presse. 

«Noi viviamo a Gueliz, nella città moderna di Marrakech, abitiamo al quarto piano ed è stato terribile, una scossa molto lunga, spaventosa, il custode ci ha detto di aver visto il palazzo oscillare. Abbiamo passato la notte in macchina per timore dello sciame sismico. Qui a Gueliz i negozi sono aperti e non ci sono danni, siamo andati nella notte nella medina e ha invece subito crolli, ma la città è tutto sommato preservata. L’atmosfera sembra irreale, pensando al panico della notte – racconta ancora - Il nostro riad non ha subito danni, immagini terribili arrivano invece dalla zona dell’Alto Atlante, lì la situazione è drammatica».