Un presidio in piazza Barbacani, davanti al Comune di Vasto con bandiere e striscioni. La Polizia Locale è tornata a manifestare martedì mattina a distanza di nove anni dallo sciopero che registrò una massiccia partecipazione. Un nutrito gruppo di agenti e di ufficiali del comando di piazza Rossetti, guidato dal coordinatore regionale del sindacato autonomo Csa, Walter Falzani, ha organizzato un sit in dalle 8 alle 9.30 per sollecitare risposte alle aspettative del personale in divisa in stato di agitazione dal 12 luglio.
Il presidio di martedì arriva a distanza di una settimana dal tentativo di conciliazione esperito (da remoto) dalla Prefettura, che ha avuto esito negativo. In ballo c’è il rinnovo del contratto e il mancato accoglimento delle richieste avanzate dalle Rsu in sede di contrattazione integrativa.
“Siamo qui per chiedere un passo indietro rispetto alla proposta di contratto decentrato”, commenta Falzani, “in quanto mancano dei riconoscimenti specifici per la polizia locale. Mi riferisco alla riduzione dell’orario a 35 ore, alla erogazione dei buoni pasto e alle indennità che hanno un valore economico non adeguato anche rispetto agli altri dipendenti in considerazione dei rischi e dei disagi sopportati dagli addetti”.
Ma il passo indietro auspicato dal sindacato non c’è stato. Dopo il presidio i manifestanti si sono spostati nell’aula consiliare dove era in programma un incontro con il segretario generale D’Ambrosio, in qualità di presidente della delegazione trattante , e le altre sigle sindacali. I toni, stando al racconto di chi era presente, sono stati molto accesi.
“Non ci sono state aperture sui punti più salienti del contratto integrativo decentrato”, è stato il commento a caldo di Falzani al termine della riunione, “le argomentazioni della parte datoriale, che hanno trovato sostegno da parte di Cisl e Cgil, non hanno per noi alcuna validità tecnico-giuridica. Per tutte queste ragioni il Csa non sottoscriverà l’ipotesi di contratto decentrato. Nell’assemblea sindacale dell’8 agosto decideremo le ulteriori iniziative da intraprendere”, conclude Falzani.